NARDO' - “Il comune di Nardò dopo essere stato privato di un ospedale efficiente, per decisioni scellerate dei passati governi regionali, non può permettersi di perdere anche l’unico presidio sanitario rimasto sul territorio. I neretini rimarrebbero sprovvisti di qualsiasi servizio sociosanitario e sarebbero costretti a recarsi appositamente nei pochi Pronto Soccorso ancora esistenti.
Si faccia sentire anche il sindaco Mellone, da cui abbiamo sentito più volte tessere le lodi del Presidente, vogliamo chiarezza: è al fianco di Emiliano o dei cittadini di Nardò?”. Così il capogruppo del M5S Cristian Casili, commentando La delibera regionale che prevede la chiusura di numerosi Ppi dal prossimo 1°maggio. “Lo sosteniamo da sempre - continua - Emiliano che parla tanto di partecipazione continua a calare all’alto decisioni sulla sanità senza alcun confronto con i territori. Ora ci auguriamo che il sindaco Mellone si faccia sentire con il Presidente Emiliano e non accetti passivamente questa decisione.
Non si possono chiudere i Ppi senza aver prima provveduto alla riorganizzazione del sistema di emergenza-urgenza, e al potenziamento dei servizi territoriali. Una situazione che riguarderà molti centri densamente abitati, tra cui Nardò, rischiando di mettere in pericolo la salute dei neretini e dei tanti turisti che in estate affollano la città e le nostre marine. Il Presidente dia immediatamente garanzie sulla riorganizzazione dei servizi di emergenza ed urgenza sanitari e territoriali - prosegue Casili -prima di procedere alla chiusura dei Ppi.
È semplicemente assurdo pensare di chiudere oggi tutti i Punti di Primo Intervento, non tenendo conto degli accessi, del bacino di utenza e della distanza dai nosocomi. Sostituire con ambulanza il presidio territoriale è da pazzi. Insieme a Soave Alemanno, neo eletta del M5S alla Camera dei Deputati, serreremo le fila per scongiurare questo ulteriore scippo perpetrato ai danni dei neretini. Emiliano non giochi con la salute dei cittadini”.