NARDÒ - Reflui fognari, Rino Giuri chiede a Mino Natalizio di trovare un filo logico. E se poi inciampa? L'assessore buono per ogni Amministrazione comunale aveva commentato così l'interrogazione del consigliere regionale Ernesto Abaterusso.
Sulla questione della depurazione dei reflui fognari, l’assessore Natalizio dovrebbe trovare un nesso logico serio e credibile fra le varie posizioni da lui assunte in un brevissimo volgere di tempo. Era dichiaratamente favorevole alla condotta sottomarina e propugnatore della stessa su tutti i tavoli regionali e ministeriali al tempo in cui era assessore della giunta Risi e ora, da assessore di Mellone, si ritrova ad essere sponsor di un progetto ancora in fase di studio che, come unico risultato, comporta per chissà ancora quanto tempo lo scarico in battigia dei reflui mal depurati di Nardò e Porto Cesareo e che in ogni caso prevede per sempre la permanenza dello scarico dei reflui sotto gli scogli di Torre Inserraglio, con il divieto di balneazione.
La logica dell’interrogazione del Consigliere regionale Abaterusso è la seguente: se la depurazione utile per il riuso è stata enfaticamente prospettata dalla Regione per i reflui di Nardò e Porto Cesareo, perché non deve essere proposta anche per i reflui fognari dei depuratori di mezzo Salento che scaricano liquami in Asso? Tale logica non contrasta con le posizioni espresse nel tempo da vari esponenti del centrosinistra neritino.
Infatti, il protocollo di intesa del settembre 2015 fra Regione, AQP, Autorità Idrica Pugliese e Comune di Nardò, prevedeva esplicitamente il riutilizzo dei reflui depurati per usi agricoli e civili e assegnava al deflusso in mare (al largo, non sugli scogli) la funzione di valvola di sfogo per il “troppo pieno”. Sotto questo punto di vista, quali sarebbero le differenze fondamentali, se non la schiavitù della permanenza dello scarico dei reflui a fior di scoglio prevista purtroppo dal progetto gradito a Mellone? Pertanto, le critiche che il centrosinistra neritino ha avanzato nei confronti dello studio firmato da Mellone erano e sono rivolte principalmente ad una serie di indeterminatezze e di incongruenze che lo caratterizzano. Per onestà, chiunque potrebbe ammetterlo. Per onestà.
Rino Giuri, MDP Art.1 Nardò