NARDO' - Solo uno slittamento di date. Poi anche “4 Towers”, la cui data d’inizio delle riprese era previsto per metà novembre, vedrà la luce (dei proiettori) nei cinema di tutto il mondo con la presenza di Dolph Lundgren (il russo Ivan Drago in Rocky 4, nella foto sotto) e Scott Adkins.
Ne dà conferma Alessandro Riccardi che spiega come un problema occorso ad un produttore (un incidente stradale) abbia frenato il progetto e rimescolato le carte tra i protagonisti della spy story, sia quelli che staranno davanti alla cinepresa che quelli che sono “dietro le quinte”.
“Anche io avrò un ruolo diverso e mi occuperò di diversi aspetti organizzativi ma confermo – dice l’amministratore della Vargo Film che ha portato nelle sale film come Il cacciatore di donne e The canyons– che verremo nel Salento a febbraio per iniziare a lavorare. Restano fissate le location di Galatone e le Quattro colonne di Santa Maria al Bagno”. Diciotto giorni in tutto: dodici a Galatone e sei a Nardò.
Una recente riunione che si è svolta proprio nel cinquecentesco “rudere” dell’antica Torre del Fiume (dove ora c’è una splendida struttura ricettiva) tra il produttore italo-scozzese-americano Gianni Capaldi e il sindaco Livio Nisi aveva evidenziato che la sceneggiatura sarebbe stata da completare e che anche la firma dei produttori ancora non era apposta in calce al contratto. Per cui il ritardo di qualche mese servirà anche a dirimere questioni organizzative che non freneranno l’ennesimo progetto filmico che, questa volta, è “firmato Hollywood”, dove vive proprio Capaldi.
E qui c’è una storia da raccontare: l’attore, infatti, è nato in Scozia dove si era trasferito da Galatone, negli anni Sessanta, il nonno Luigi Martalò che ha avuto successo e fortuna nel campo turistico-alberghiero.
Proprio grazie al suo legame con la terra d’origine, Martalò decise molti anni fa di acquistare le Quattro Colonne.
Capaldi, dunque, ha deciso di “giocare in casa”, tornando nella terra d’origine della sua famiglia. La storia è quella di un rapimento – spiega Riccardi – e il produttore conferma anche che ci saranno scene di massa per cui – e la notizia è attesa da centinaia di aspiranti comparse – verrà fatto un casting.
La storia: all’interno del suggestivo locale un gruppo di azionisti di una multinazionale (la “Quarta Torre”) si riunisce per discutere d’affari. Il posto viene assaltato da Viro (Dolph Lundgren) e la sua squadra che dell’esistenza del tesoro di Mussolini, il mitico “oro di Dongo”, nascosto nei pilastri delle torri.