Introduzione a cura del professor Fabrizio Lelli.
Alla sua destra l'avvocato Cosimo Pagliara in rappresentanza del rabbino di Napoli. Alla sinistra del sindaco la vice prefetto Daniela Lupo e in rappresentanza della Provincia il vicepresidente Simona Manca. Letti da Lelli anche i messaggi di saluto dell'assessore regionale Godelli e del generale Cutropia, comandante Scuola di Cavalleria. Presenti Arturo Carrozza ex Imi e deportato. La famiglia di Nino Pagliula. Tra le autorità il questore Carella e il commissario Nicolì.
Tre giorni nella memoria: Nardò “investe” nel coltivare l'appuntamento con le immagini, i percorsi, la storia e i ricordi al fine di trasmettere la lezione più difficile che la storia abbia mai insegnato. Il Comune punta, quest’anno, su un programma ricco e articolato che si snoda lungo tre giornate e che registra anche il patrocinio dell’Unione delle Comunità ebraiche italiane: la vera sfida, nell’era della comunicazione globale, per non dimenticare la Shoah, sembra proprio quella di aggiornare le forme, i linguaggi e gli strumenti.
Si parte ovviamente dal Museo della Memoria di Santa Maria al Bagno con un percorso che mette a disposizione di tutti, ma soprattutto delle nuove generazioni, un patrimonio di documenti ed immagini per ascoltare e capire, scongiurando il rischio dell’oblio e le tentazioni di revisionismo.
Il primo step è stamattina per la presentazione del progetto “Immagini e percorsi della memoria tra Salento e Israele” : consegna al Comune di Nardò del materiale documentale dell'archivio privato di Vittorio Perrone, testimonianza dell'amicizia con il profugo ebreo Jakob Ehrlich e altri profughi conosciuti negli anni tra il 1943 e il 1947.
A seguire, alle ore 11, la visita al Museo della Memoria e dell'Accoglienza cui sono stati invitati a partecipare rappresentanti istituzionali della Regione Puglia, il presidente della Provincia di Lecce, il prefetto di Lecce e il questore. Alle 11.30 sul lungomare Lamarmora si svolge la cerimonia di intitolazione del “Giardino dell’Accoglienza”, ideato dall'avvocato Pierluigi Congedo (che lavora a Londra in uno studio internazionale) dedicato ai profughi accolti nel campo di Santa Maria, alla presenza delle autorità e di gruppi di studenti.