NARDO' - La Polizia di Nardò sequestra noto ristorante di Sant'Isidoro. Era in funzione senza autorizzazioni. Riscontrate violazioni amministrative, igieniche e di natura edilizia.
Il personale del Commissariato di Nardò, con l’ausilio della Polizia Locale del Comune di Nardò, ha sequestrato un avviato esercizio commerciale di ristorazione con attività di intrattenimento.
L’attività è partita da un controllo amministrativo effettuato di recente, durante il quale constatata la presenza di un centinaio di avventori nella sala ristorante ed alcuni nello spazio destinato a pista da ballo.
Al momento dell’accesso degli agenti il titolare M.M.T., un ventiseienne di Copertino, riferiva di essere in possesso di tutte le autorizzazioni ma di non essere in grado di esibirle per ragioni burocratiche, pertanto gli veniva concesso un termine breve per l’esibizione della documentazione che in realtà confermava quanto già accertato nel corso dell’ispezione: il locale era privo di qualsiasi autorizzazione e concessione amministrativa per la somministrazione di alimenti e bevande.
Altrettanto abusiva è risultata l’attività di intrattenimento musicale e di ballo della clientela. Pertanto si provvedeva ad elevare delle sanzioni amministrative ammontanti a euro 9000.00 (novemila), il titolare veniva denunciato all’Autorità Giudiziaria per il reato di cui all’articolo 681 c.p. (apertura abusiva di luoghi di pubblico spettacolo e intrattenimento) e violazione dell’articolo 80 del Testo Unico leggi di Pubblica Sicurezza in materia di disposizioni relative a spettacoli e esercizi pubblici.
Oltre gli accertamenti inerenti l’attività commerciale, sono stati esperiti quelli in materia di rispetto delle norme edilizie ed urbanistiche.
Anche tali accertamenti hanno avuto esito positivo: in sostanza gran parte del complesso edilizio, peraltro molto esteso, è risultato abusivo; in particolare, dai riscontri effettuati presso il comune di Nardò si è accertata la mancanza della licenza edilizia riguardante il ristorante, la sala da ballo, il bar nonché un ampliamento della sala ristorante e lo spazio esterno di pertinenza, per un totale di 5200 metri cubi. Pertanto l’intera struttura veniva posta sotto sequestro con apposizione di sigilli.
Un particolare degno di nota: tra le cucine e la sala ristorante vi era una zona priva di copertura, pertanto i camerieri erano obbligati a passare su di una passerella in legno, tra cumuli di terriccio e sedime di lavori di ristrutturazione, in contrasto con qualunque basilare norma igienico-sanitaria.
Da qui la segnalazione alla Asl di Lecce per i conseguenti provvedimenti in materia di igiene alimentare.
Altra segnalazione è stata fatta all’Inps di Lecce per le violazioni in materia di norme sul lavoro, relativamente all’assunzione in nero di alcuni dipendenti.