NARDO' - Laura Manieri e Lelè Pagliula hanno espresso il desiderio di donare, ai lettori della portella del cuore, i ricordi preziosamente custoditi dopo un viaggio straordinario in Armenia, sulle tracce del "nostro" San Gregorio l'Illuminatore. Nella giornata di oggi, ed a beneficio di tutti i neritini devoti al culto del santo, verranno "liberate" quattro puntate su questo percorso che inizia nell'anima di chiunque creda. Grazie ancora a Laura e Lelè a nome di tutti.
(La prossima puntata sarà online alle ore 11.30 di oggi)
INTRODUZIONE
Mi chiedono perché abbiamo fatto questo viaggio e visitato l’Armenia. Tanti i motivi.
La prima quella di “ toccare con mano“ e conoscere i luoghi dove San Gregorio Uomo, e poi Santo ha vissuto e realizzato il suo apostolato. Conoscere e capire questo paese ricco di bellezze, affascinante, con un popolo incarnato con il suo Santo e con la sua terra che come dice egregiamente il mio amico Alessandro Pellegatta nel suo libro Karastan, edito da Besa, si è salvato dalle occupazioni e dalle violenze solo grazie alla sua “cultura e alla sua lingua, all’amore per i libri e alla bellezza“ e aggiungiamo: con una forte e sincera fede che ha molto da insegnare a noi e al mondo intero.
Quanta bellezza in Armenia, un patrimonio culturale unico con oltre 1600 chiese disseminate in un piccolo territorio (29.800 mq con una popolazione di circa 3 milioni di abitanti) che ci sono apparse “discrete, semplici“ e che ci hanno raccontato la storia e le tracce profonde percorse da San Gregorio. Indimenticabili le Chiese e monasteri di Surb Echmiadzin sede della Chiesa Apostolia, KhorVirap, Echmiadzin, Spitakavor, Noravank, Santa Gaiana, Santa Ripsima, Shoghagat.
Sentiamo un forte e sincero bisogno di raccontare le profonde emozioni che abbiamo vissuto visitando questo paese , la grande generosità e semplicità del suo popolo, le diverse storie e sensazioni che ci hanno dato le famiglie armene con cui abbiamo condiviso la loro casa, la loro tavola e la loro vita ancora scandita dai tempi della natura offrendoci tutto quello che avevano senza chiederci nulla in cambio.
Per cui approfittiamo dello spazio che ci ha gentilmente concesso “PortadiMare“ per pubblicare alcune foto realizzate con il nostro cellulare e tre temi che riteniamo utili per conoscere l’Armenia e il suo popolo.
Il primo tema riguarda la vita e i luoghi dove ha vissuto l’Uomo e poi Santo Gregorio, protettore della nostra città, segue il tema delle migliaia e semplici croci incise e scolpite nelle chiese, nei cimiteri e sparse in tutto il paese che con la loro suggestione e bellezza trasmettono emozioni e immagini che infinite pagine scritte e raccontate non riescono a dire. Croci “urlanti “ scolpite dall’ uomo che gridano alla fede, alla speranza e che sono riuscite a farci ridere delle nostre ” piccole angosce“.
Ed infine un ricordo, alcune testimonianze e violente immagini sui genocidi e olocausti che per decine di anni si sono succeduti sul popolo armeno. Finalmente solo da pochi anni queste orrende storie cominciano ad essere riconosciute, dopo tantissimi anni di colpevole dimenticanza da tutto il mondo. Perchè? Forse perché questo popolo , così religioso, così semplice, con una cultura millenaria, con un paradisiaco territorio e pieno di bellezza, fa paura a un mondo pieno di esagerato benessere, preso dall’irrefrenabile vizio del consumo e dal vortice dei bisogni fatui?
L’Armenia, un piccolo territorio, culla del Cristianesimo, che vanta la più antica religione di stato confinata a Sud con una aggressiva Turchia, a Nord con un non meno aggressivo Afganistan, circondata dal mondo islamico e attualmente ricattata dalla Russia da cui dipende quasi totalmente dal punto di vista economico ed energetico.
Grazie Armenia, che con i tuoi cieli immensi e la semplicità e generosità della tua gente ci hai aiutato a scoprire momenti di vita vera , istanti profondi di vera spiritualità e soprattutto ci ha fatto assaporare “gocce di felicità“ colmando la nostra sete di eterni e inquieti viaggiatori.
Ringraziamo i nostri compagni di viaggio Lucia e Mario, sempre attenti e sensibili, che ci hanno aiutato ad arrivare in posti e luoghi bellissimi pieni di colori e profumi e uno sconosciuto giovane taxista che cogliendo la nostra sete di conoscere ci ha accompagnato, quasi adottandoci.
Grazie, Laura Manieri e Lele Pagliula