PROTEZIONE CIVILE - Dopo che il Comune ha ricevuto, dal livello regionale, l’indicazione della Fase Operativa minima da attivare (Attenzione, Preallarme e Allarme), è necessario che i Sindaci siano in grado di adottare le specifiche misure e azioni che devono essere ben definite e note a tutti coloro chiamati ad operare nelle varie fasi. È da sottolineare che l’indicazione regionale riguarda la fase minima da attivare, ma è facoltà del Sindaco attivare, ove necessario, una Fase Operativa superiore. Nello specifico, premesso che la pianificazione comunale dovrà essere redatta congruentemente con le reali esigenze del proprio Comune, si elencano di seguito le azioni minime che l’autorità locale di Protezione Civile (Sindaco), anche attraverso il Responsabile comunale della Protezione Civile all’uopo delegato, dovrà compiere nelle diverse Fasi Operative:
• nella Fase di ATTENZIONE, sulla base della Pianificazione comunale di emergenza:
- attiva il flusso delle informazioni, cioè prende contatti preliminari con la Sala Operativa Regionale di Protezione Civile e la Prefettura - UTG;
- attiva il monitoraggio sul territorio tramite le Unità Tecniche Mobili Comunali (UTMC);
- attiva la verifica delle procedure di pianificazione e di informazione alla popolazione, cioè predispone l’attività di informazione tramite sito internet istituzionale, social media, SMS, megafoni, ecc.;
- verifica l’organizzazione interna e l’adempimento delle procedure operative previste nella pianificazione di emergenza comunale;
- verifica la reperibilità dei componenti del Centro Operativo Comunale (COC);
- verifica la disponibilità del volontariato comunale; - verifica la disponibilità delle risorse logistiche (mezzi e attrezzature);
- valuta l’opportunità di attivare il COC.
• nella Fase di PREALLARME, sulla base della Pianificazione comunale di emergenza:
- attiva il COC, anche in forma ridotta;
- avvia il coordinamento delle prime azioni in stretto raccordo con gli altri Centri Operativi attivati, nonché con gli Enti sovraordinati (Regione, Prefettura–UTG, Città Metropolitane e Province);
- attua il monitoraggio sul territorio con le UTMC (Unità Tecniche Mobili Comunali), che comprendono anche il volontariato comunale da attivare di concerto con la Sala Operativa Regionale di Protezione Civile; 12
- garantisce l’informazione alla popolazione;
- effettua la ricognizione delle persone non autosufficienti in situazioni di emergenza;
- garantisce l’attivazione e la gestione di misure preventive e/o necessarie per il contrasto di eventuali effetti sul territorio, come ad esempio interruzioni o limitazioni stradali nei sottopassi, ponti sormontabili, viabilità interessata da movimenti franosi, ecc.
• nella Fase di ALLARME, sulla base della Pianificazione comunale di emergenza:
- prevede la piena operatività del Sistema comunale di Protezione Civile, sia in previsione di evento sia in caso di evento in corso, in stretto raccordo con gli altri Centri Operativi attivati, rafforzando l’impiego delle risorse della propria struttura e cioè incrementando le attività di monitoraggio, sorveglianza e gestione di situazioni emergenziali anche attraverso le UTMC;
- dispone, a ragion veduta, l’attivazione delle misure di salvaguardia con lo sgombero delle persone dalle aree a rischio e l’interdizione di tali aree;
- provvede alla salvaguardia delle persone e dei beni, fornendo, ove necessario, soccorso ed assistenza della popolazione. Inoltre il Sindaco anche attraverso il Responsabile comunale della Protezione Civile:
• dispone l’attivazione e la disattivazione delle diverse fasi previste dal Piano Comunale di emergenza sulla base dei Messaggi di Allertamento e delle Comunicazioni di superamento soglie;
• attiva, a ragion veduta, anche in assenza di piogge previste o in corso che dispongono l’attivazione di una Fase Operativa, le UTMC o le UTMCC ogniqualvolta abbia motivati timori che sia possibile il verificarsi di fenomeni che possano creare pregiudizio alla pubblica e privata incolumità. Infatti, poiché il Sistema di Allertamento si basa su modelli previsionali di tipo probabilistico, è possibile che in codice verde, quindi con nessuna Fase Operativa attivata, si possano manifestare sul territorio comunale, anche se con una bassa probabilità, criticità come quelle riportate nell’Appendice 4 della Direttiva, generate, ad esempio, da temporali (prevalentemente estivi) difficilmente prevedibili o dalla coda di eventi meteo in esaurimento;
• cura l’informazione rivolta ai cittadini sui temi di Protezione Civile prima, durante e dopo il manifestarsi di un evento. Tali informazioni dovranno essere verificate o dovranno provenire da canali ufficiali delle componenti del Sistema di Protezione Civile.
In sintesi, le azioni minime sono di seguito schematizzate secondo le diverse Fasi Operative: Attività del Sindaco Fasi Operative BASE ATTENZIONE PREALLARME ALLARME Informa tutti i soggetti responsabili / SI SI SI Attiva il monitoraggio sul territorio / SI SI SI Verifica che tutte le procedure di pianificazione e di informazione siano allertati / SI SI SI Verifica che tutti i soggetti con funzioni di Protezione Civile siano allertati / SI SI SI Verifica la reperibilità dei componenti del Centro Operativo Comunale (COC) / SI SI SI Verifica la disponibilità del volontariato comunale / SI SI SI Verifica la disponibilità delle risorse logistiche / SI SI SI Attiva il Centro Operativo Comunale / a ragion veduta SI anche in forma ridotta SI Contatta gli altri Centri Operativi attivati e gli Enti sovraordinati / / SI SI Attiva l’informazione alla popolazione / / SI SI Attiva le misure preventive (interruzioni o limitazioni stradali, ecc.) / / SI SI Attiva le misure di salvaguardia (sgombero delle persone dalle aree a rischio, l’interdizione di tali aree, ecc.) / / / SI Attiva il soccorso e l’assistenza alla popolazione / / / SI