NARDO' - Non ce l'aspettavamo ma "questa città langue. Ancora". E il cambio di mentalità pare proprio non esserci stato.
Le recenti elezioni amministrative, in cui buona parte della città aveva riversato le proprie speranze, non sono valse a trascinare Nardò fuori dal fango culturale, sociale ed economico in cui i passati decenni di cattiva gestione pubblica l’hanno relegata. Costretti al ballottaggio, alcuni di noi hanno scelto quello che sembrava essere il male minore, nella convinzione che almeno avremmo visto qualche piccolo segnale di crescita. In meno di un anno, siamo già in migliaia ad essere delusi.
Occuparsi di politica non vuol dire necessariamente scrivere quotidianamente comunicati e farseli pubblicare, come la stragrande maggioranza degli oppositori ha fatto in questi mesi. Occuparsi di politica, in modo intellettualmente onesto, vuol dire anche permettersi il lusso di osservare in silenzio, in attesa di intravedere possibili strategie di intervento. Con questo non critico chi si è adoperato ad evitare scelte assurde, come quella della condotta Cesarina. Tutt’altro! Ai valorosi componenti dei comitati di tutela io dico: grazie! Di cuore!
Il nostro stesso moVimento 5 stelle, inoltre, si è prodigato a segnalare situazioni critiche, accompagnando le note critiche con delle concrete proposte. Sempre senza risposta.
Ora, però, è il momento di costruire ed occorre farlo scavando fondamenta profonde e rassicuranti. Occorre, quindi, rimuovere gli edifici fatiscenti e pericolosi. Lo dico in senso metaforico e faccio riferimento, in particolare, a quanto Sindaco e Giunta hanno fatto o hanno mancato di fare in questi interminabili ed inutili mesi.
Mi riferisco soprattutto a te, Marcello. Sono profondamente deluso ed umanamente disgustato dal tuo comportamento. Hai promesso mari e monti, incurante di non poter garantire nemmeno laghi e colline! 2.500 posti di lavoro, ospedale aperto, riduzione della tassa sui rifiuti, rivitalizzazione del centro storico, rilancio del turismo, riduzione del numero dei dirigenti, nomina di Assessori sulla base delle competenze…
Questo tue bugie, caro Marcello, mi hanno ferito. Con me hai ferito un’intera città. Abbiamo spinto Antonio Vaglio a dimettersi ed ora abbiamo una Giunta che è una perfetta copia di quella stessa improduttiva Giunta. Le parole hanno un peso, caro Marcello. Sei diventato molto bravo ad usarle, ma lo hai fatto per raggiungere i tuoi scopi personali. Stai facendo una grande carriera; non c’è dubbio! La stai facendo, però, calpestando la verità. Non è un buon percorso! Non credo che queste mie parole serviranno a scuotere la tua coscienza. Proprio per questo non ti ritengo all’altezza di traghettare la nostra comunità verso quel benessere sociale ed economico che merita. Fai l’avvocato, il Sindaco ed aspiri, probabilmente, ad un seggio in Parlamento: a noi cittadini questo non interessa. Nardò ha bisogno di cuore e tu hai dimostrato di avere solo una grande mente. Ho il dovere di metterti alle strette: fai solo il Sindaco e fallo col cuore, non coi numeri. Altrimenti dimettiti! La nostra città apprezzerà.
Alfredo Ronzino