NARDO' - Lo sforamento del patto di stabilità è ormai accertato. Ossigeno per l'opposizione e monossido di carbonio per la maggioranza.
L'incapacità di amministrare di RISI e dei suoi è finalmente venuta fuori. Con la Delibera n. 140 del 12 dicembre 2011 la Giunta Comunale ha ammesso lo sforamento del PATTO di STABILITA’ al 31 dicembre 2011, cosa che l'opposizione ha evidenziato da diversi mesi chiedendo quei correttivi che non sono purtroppo mai arrivati.
E' ora necessario convocare immediatamente un Consiglio Comunale sul tema perché le conseguenze dello sforamento del Patto saranno molto dure, mentre questo atto di indirizzo sembra piuttosto un artificio per concedere alla Giunta RISI qualche “regalo politico” per l’albero di Natale. Se infatti sono vere le voci che circolano, Risi si sta apprestando ad assumere e a dare incarichi, aggravando ulteriormente i conti comunali.
Riteniamo sia doveroso spiegare ai Consiglieri Comunali e soprattutto ai Cittadini quali siano le sanzioni previste e conseguentemente le ripercussioni sulle nostre tasche, soprattutto in termine di imposte e di servizi in questo particolare momento di crisi economica.
Lo sforamento del Patto nel Decreto Legge 138/2011 prevede infatti:
· Un significativo taglio dei trasferimenti statali ai Comuni (per Nardò dovrebbe essere di circa 850.000 euro);
· uno specifico limite alle spese correnti, che non potranno superare il minimo dei corrispondenti impegni assunti nell’ultimo triennio;
· Il divieto di assunzioni per il personale e per le collaborazioni e per i contratti di somministrazione di lavoro temporaneo;
· Il divieto di redigere contratti di servizio con soggetti privati che si configurino come elusivi del blocco;
· Divieto di ricorrere a mutui e prestiti per il finanziamento degli investimenti;
· Taglio del 30%, rispetto al valore risultante alla data del 30 giugno 2010, delle indennità di funzione del Sindaco e degli Assessori e dei gettoni di presenza dei consiglieri comunali.
Nel frattempo, il Sindaco ed i suoi Assessori continuano a sfornare deliberazioni di Giunta come se niente fosse, in barba a qualsiasi correttivo e programmazione, continuando a perpetrare nuovi pesi e balzelli che nel tempo diverranno – come già accaduto – DEBITI FUORI BILANCIO a carico della responsabilità contabile, amministrativa e patrimoniale dei Consiglieri Comunali.
La cronica situazione d’insolvenza dell’Ente sta generando infatti numerose e sostanziose azioni di rivalsa e pignoramento nei confronti dello stesso, oltre che gravi ed ingiusti danni economici all’imprenditoria del luogo, ai professionisti ed ai fornitori, che nel corso di questi anni hanno lavorato ed hanno prestato la loro opera per conto del Comune di Nardò.
Eppure, appena pochi mesi fa, Marcello Risi si beava del suo “coraggio di cambiare”: un argomento utilizzato in campagna elettorale per drogare gli ingenui Cittadini, che vengono oggi chiamati per soccorrere Amministratori inadempienti e soprattutto “ciechi”.
Invece, grazie a Risi ed ai suoi ci avviamo ad essere iscritti nell’elenco del 2% di Comuni malamente amministrati che non hanno rispettato gli impegni finanziari previsti dalla legge. Le ultime elezioni amministrative ci hanno consegnato un Consiglio Comunale anomalo, al quale si aggiunge uno strano silenzio delle segreteria politiche che dovrebbero essere l’alternativa al governo della città. Troppi silenzi!! E’ arrivato il momento che i cittadini facciano valere i propri diritti e le proprie prerogative, attraverso un costante controllo democratico della classe politica, che scongiuri situazioni imbarazzanti e fortemente lesive, come quelle che stiamo vivendo in questo momento.
Per sempre Neritino.
Giancarlo DE PASCALIS
- Consigliere Comunale indipendente -