NARDO' - Gira e rigira, la rotatoria la pagheranno i cittadini di Nardò. La ditta che ha curato il restyling di due rondò in cambio di pubblicità, presenta il conto (salato) all'Amministrazione comunale di Nardò.
Ad avallare la singolare pretesa c'è la nota di un legale, di un agronomo e di un dirigente pubblico. Ma andiamo con ordine. L'Amministrazione comunale pubblica un bando per l'adozione delle rotatorie presenti sul territorio neritino al quale partecipano diverse ditte specializzate nel settore della manutenzione del verde pubblico e ad ognuna di loro tocca uno spazio da gestire.
Il ragionamento? Semplice e lineare: riqualificare a costo zero uno spazio verde offrendo in cambio la possibilità di fare pubblicità alla ditta esecutrice dei lavori. Ad una di queste imprese, in particolare, sono assegnate due rotatorie: quella che si trova alla fine di viale Caduti di Nassirya (ai Pagani) e quella che regola l'incrocio in prossimità di “Posto di blocco”. Un crocevia interessante e visibile che riguarda la principale strada che i neritini usano per raggiungere le marine e la “Tarantina” che porta verso Porto Cesareo e Avetrana.
Il primo intoppo arriva dopo i lavori di piantumazione di essenze mediterranee e altri abbellimenti. Il comandante della polizia municipale, codice della strada alla mano, vieta infatti di installare cartelli pubblicitari all'interno delle rotatorie. “Distraggono gli automobilisti”.
Una doccia fredda per chi aveva investito sulla possibilità di un piccolo ritorno d'immagine e anche economico. I responsabili di una rotatoria ripiegano su una soluzione alternativa: le plance dei para-pedoni vicine all'isola verde. Chi aveva in “adozione” le due rotatorie in zona Pagani-Posto di Blocco, invece, non ha accettato soluzioni alternative e nel maggio dello scorso anno ha presentato il conto al comune di Nardò: 28mila euro. Ad avallare la pretesa ci sono una perizia di un agronomo, la nota di un avvocato dove si parla di “arricchimento” per il patrimonio comunale e la relazione di un dirigente comunale.
La richiesta si è presto tradotta in proposta di delibera da votare nel Consiglio comunale per un nuovo debito fuori bilancio da riconoscere. Un provvedimento che, se adottato dall'assise, darebbe la stura per altre richieste di altri gestori di rotatorie comunali. Ed anche ad un girotondo di polemiche.
Eulalia Mazzotta