NARDO’ - Cinquant’anni di scautismo a Nardò. Gli scouts del gruppo Nardò 1 dell’ A.G.E.S.C.I. (Associazione Guide E Scouts Cattolici Italiani), il 24 febbraio scorso con una Santa Messa celebrata dall’attuale assistente ecclesiastico don Giuliano Santantonio, ed un raduno in Piazza Salandra, hanno festeggiato il 50esimo anniversario della fondazione dell’associazione scout di Nardò.
Il 24 febbraio 1963 infatti, nella Basilica Cattedrale, Monsignor Antonio Rosario Mennonna vescovo di Nardò presenziò alla cerimonia di investitura dei primi scouts neritini, guidati dall’assistente ecclesiastico don Michele Romeo e del Capo Reparto il compianto Gino Petraroli che ne è stato anche il fondatore del gruppo.
Da allora ininterrottamente centinaia di giovani neritini hanno vissuto l’avventura del “grande gioco” il metodo educativo ideato nel 1907 in Inghilterra da Robert Baden-Powell basato su un semplice codice di valori di vita sintetizzati nella Legge scout e nella Promessa col fine ultimo di dare la possibilità ai giovani di diventare "buoni cittadini” responsabili, volenterosi di migliorare la propria società e sostenitori convinti della fratellanza tra i popoli.
La parola scout, (esploratore), fu scelta da Baden-Powell pensando ai ragazzi e ai molteplici orizzonti che essi potevano scoprire; il termine vuole anche far pensare a delle persone in grado di cavarsela da soli nelle situazioni più svariate, organizzate e attrezzate, sia interiormente sia esteriormente, in ogni evenienza.
Fin dalla loro fondazione lo Scautismo e il Guidismo sono, nel loro complesso, un movimento educativo di giovani che si propone come obiettivo la formazione integrale della persona secondo i principi ed i valori definiti dal suo fondatore.
Lo scautismo, pertanto, si può definire un «movimento in movimento» ed è il più numeroso al mondo e con la maggior diffusione territoriale. Attraverso la fantasia, il gioco, l'avventura la vita all'aria aperta, l'esperienza comunitaria, la progressiva ricerca del senso della vita e lo sviluppo della dimensione sociale e spirituale, lo scautismo risponde alle tante e autentiche domande dei giovani sulla vita e sul crescere in essa
I principi fondamentali propri dello scautismo, sono proposti attraverso un modello educativo che vede i giovani come autentici protagonisti della propria crescita, orientata alla "cittadinanza attiva" (autoeducazione e senso di responsabilità); è attento a riconoscere valori, aspirazioni, difficoltà e tensioni nel mondo dei giovani; deriva da una visione cristiana della vita; tiene conto della globalità della persona e quindi della necessaria armonia con se stessi, con il creato, con gli altri; offre alle ragazze e ai ragazzi la possibilità di vivere esperienze educative comuni, al di là di ogni ruolo imposto o artificiosamente costituito, aiutando a scoprire ed accogliere la propria identità di donne e uomini e a riconoscere in essa una chiamata alla piena realizzazione di sé e all'accoglienza dell'altro (coeducazione); vive la dimensione della fraternità internazionale, che supera le differenze di razza, nazionalità e religione, imparando ad essere cittadini del mondo e operatori di pace.
Le manifestazioni per il 50esimo anniversario della fondazione neritina proseguiranno poi nel mese di aprile e precisamente nei giorni 27 e 28 con altre celebrazioni ed un convegno sul tema che riguarda l’educazione giovanile. E’ stata anche inoltrata al Sindaco di Nardò la richiesta per intitolare una aiuola al fondatore dello scoutismo mondiale Lord Robert Baden-Powell.