NARDO' - C'è una new entry nel panorama letterario salentino e non solo visto che Lupo Editore garantisce visibilità nelle librerie di tutta Italia.
Si tratta di Giuseppe De Vitis che esordisce “grandicello” - è della classe 1965 – ma un motivo c'è: ha studiato con profitto, si è laureato in Giurisprudenza ed ha esercitato a lungo la professione di avvocato. Ma poi ha deciso che la sua strada da percorrere su questa terra sarebbe stata un'altra, e che lui avrebbe camminato in tutt'altra direzione.
“Dopo dodici anni di attività mi sono reso conto di non voler fare l’avvocato per tutta la vita – dice a margine del suo primo romanzo, “Dall'altra parte del mondo” - e ho deciso di mollare tutto e seguire la mia inclinazione, scrivere. Perché, nonostante la consapevolezza che tutti hanno il diritto ad essere difesi non riuscivo proprio a sposare la causa di un colpevole. Ma anche perché un foglio bianco è più affascinante di una carta bollata. Perché su un foglio bianco muoiono le ingiustizie e prendono vita i sogni. Perché su un foglio bianco un mondo migliore è possibile”.
L'umanista, insomma, ha preso il sopravvento ed è un bene: “guardo il nostro mondo, la nostra vita di ragazzi salentini come un osservatore esterno – spiega lo scrittore – e sono lontano ma allo stesso tempo partecipe di quel che accade a questo gruppo di persone”. De Vitis guarda dall'altra parte del mondo, appunto, ma i ritratti dei suoi personaggi sono vividi e palpitanti.
Appuntamento stasera nella libreria “I Volatori” (piazza delle Erbe) alle 19 con l'autore per la presentazione da parte di Vito Conte, scrittore e poeta ispirato.