NARDO' - Qualcuno è moroso? La società che gestisce i condomini dello Iacp a Nardò non garantisce il funzionamento dell'ascensore e della luce delle scale.
Così anche i condomini che sono in regola con l'affitto e il pagamento delle bollette per i servizi comuni devono organizzarsi assistendo la “discesa” dei disabili (che poi fanno molta fatica a risalire) e girando di sera con le torce elettriche.
Situazione ai limiti dell'assurdo in piazza Achille Grandi, esattamente sul retro del grande distributore di benzina della zona 167. Alcuni assegnatari di appartamenti dell'Istituto autonomo delle case popolari, infatti, hanno rappresentato alla Gazzetta questa singolare situazione: “noi, e molti altri condomini – dice un capofamiglia – siamo in regola da sempre con tutti i pagamenti che vanno suddivisi in due fasi: uno è l'affitto vero e proprio allo Iacp e l'altro si versa ad una società di Copertino che gestisce le spesde condominiali”. Succede, però, che qualcuno non paga perché è addirittura abusivo o perché si arretra. La soluzione non è quella di perseguire il moroso ma di danneggiare tutti, anche chi è corretto.
“A mia precisa domanda – dice il condomino rispettoso delle regole – l'amministratore mi ha riferito che i soldi non bastano per pagare le bollette e che i vertici dell'Iacp non indendono compensare. Ecco che sono stati tagliati i servizi comuni e cioè l'ascensore e la luce scale”. Ma i problemi sono di tutti, a causa di pochi. Soprattutto di alcuni disabili che, a causa di questi “tagli” inattesi, dei servizi comuni, nella peggiore delle ipotesi rimangono barricati in casa sia perché non possono scendere per le scale ma anche per non doverlo fare immersi nel buio.