NARDÒ - Sulla questione dell’assunzione alla farmacia comunale il consigliere provinciale Pdl Mino Frasca torna alla carica con il presidente Spano e il sindaco Risi e chiede l'annullamento del contratto di lavoro.
“Se il presidente Spano e il sindaco Risi, non aprendo bocca sulla vicenda dell’assunzione alla farmacia comunale, sperano forse di spedirla nel dimenticatoio, si stanno sbagliando di grosso”. Il consigliere provinciale del Pdl Mino Frasca torna a chiedere con forza l’annullamento dell’assunzione di una unità lavorativa nella farmacia comunale di Nardò. Dopo i solleciti al presidente della società che gestisce la farmacia Giuseppe Spano e al sindaco Risi, non si conosce ancora la verità sulle procedure seguite per l’assunzione, trattandosi di una società partecipata dal Comune di Nardò al 51%.
“Questo silenzio - continua - non è tanto irrispettoso nei miei confronti, quanto nei confronti dei cittadini di Nardò, che hanno diritto di sapere come e perché si è fatta questa assunzione. In un momento storico in cui il lavoro è un miraggio per tutti, Spano e Risi hanno l’obbligo di spiegare e di evitare di nascondersi dietro questo irritante atteggiamento oscurantista. Quale procedura si è adottata? E’ stato seguito un qualche percorso di evidenza pubblica tale da consentire anche ad altri di aspirare a questa postazione lavorativa? In sostanza, l’assunzione è legittima o no? Domande retoriche, dal momento che è naturale pensare che se tutto fosse stato fatto nell’ambito delle regole previste, sarebbe arrivato certamente un cenno chiarificatore. Ecco perché sarebbe giusto a questo punto annullare l’assunzione e fare un bando pubblico. Sconcerta in particolare la disinvoltura con cui il Sindaco omette una spiegazione, un gesto, un atto concreto nella direzione della trasparenza.
Insisto a chiedere che si faccia chiarezza, in modo da sgombrare il campo dai dubbi di carattere politico e regolamentare. E insisto nel sollecitare il presidente della Commissione Controllo e Garanzia Alessandro Presta a chiedere l’accesso agli atti e la verifica documentale della procedura”.
Mino Frasca