NARDO' - Andrea Barone, del Gruppo Astrofili Neritini, regala alle lettrici di portadiMare una rosa speciale, una rosa che viene dallo spazio infinito, si tratta della supernova Puppis A.
Puppis A era una stella che ora ci propone uno spettacolo molto suggestivo. Circa 3.700 anni fa chi c’era sul nostro pianeta, i nostri progenitori, dovrebbero aver visto una nuova stella illuminarsi in cielo, che poi pian piano si è spenta ed è stata dimenticata fino a che, i moderni astronomi, l’hanno riscoperta grazie all’ausilio di potentissimi telescopi ribattezzandola Puppis A.
In quest’immagine Puppis A ci sembra un immensa rosa rossa lasciata nel cielo. Si è formata quando una stella di grande massa ha terminato la sua vita dando così origine ad una supernova esplodendo. L’onda d’urto sta scaldando le polveri ed i gas circostanti causando un accensione sul rosso. Osservando i resti della sua esplosione si può vedere, infatti, come la supernova (che ricordiamo sono enormi esplosioni che fanno letteralmente "saltare in aria" le stelle) ora appaia come una rosa gigantesca nello spazio. Più precisamente, in seguito allo scoppio, le onde d’urto hanno riscaldano le polveri verdi di un’altra supernova (denominata “Vela” esplosa anch’essa circa 12.000 anni fa), dando origine così a questa particolarissima immagine catturata dalla NASA che, oltre a farci fare un balzo nel tempo, con un pizzico di fantasia ci regala un immagine mozzafiato.
Andrea Barone
Gruppo Astrofili Neritini