GALATONE - Muore dopo tre giorni di agonia: arrestato per omicidio il concittadino che lo aveva colpito.
Da lesioni gravi, ad omicidio preterintenzionale e dalla denuncia a piede libero alla reclusione in carcere. È il percorso giudiziario di S.A., 67enne residente a Galatone, arrestato nella tarda mattinata odierna dai Carabinieri della Stazione di Galatone per aver reso in fin di vita R.A. suo concittadino, in seguito deceduto, durante un furibondo litigio scatenatosi fra i due il 6 aprile 2009 in un bar del centro salentino a seguito di una discussione nata per l’esito di una partita di carte.
La vittima, classe 1936, era stata vista da testimoni, litigare con il S.A. nella centralissima via Torrente a Galatone. L’uomo era stato colpito all’altezza del torace e poi scaraventato sul marciapiede dove aveva battuto il capo. Trasportato in ospedale a Lecce era caduto fin da subito in coma profondo con prognosi riservata.
Nel frattempo i carabinieri di Galatone, comandati dal Luogotenente Giuseppe Pisano, avevano avviato complesse e prolungate indagini riuscendo, grazie anche alla collaborazione di quanti avevano assistito ai fatti, a risalire all’identità del presunto aggressore che era stato, a distanza di pochi giorni, denunciato in stato di libertà.
Il 9 aprile 2009, però, il ferito moriva e, in seguito ad accertamenti medici legali, uniti ad ulteriori complesse e prolungate indagini svolte dai Carabinieri, ieri l’Ufficio Esecuzione Penale della Procura della Repubblica di Lecce ha emesso ordine di carcerazione del 67enne per lesioni aggravate ed omicidio preterintenzionale.