NARDO' - "Il Sindaco di Nardò risponde ad un giovane cittadino attento ai temi ambientali in merito al mancato ricorso al TAR sugli atti adottati dall’Acquedotto pugliese per il progetto della condotta sottomarina per lo spandimento dei reflui fognari" dice De Tuglie, e questo lo sappiamo per aver pubblicato noi la lettera e la risposta.
Nella risposta, che l’illustre Signor Sindaco non si era peritato di fornire a questa associazione che ne aveva formulato richiesta sempre attraverso la stampa, dice che dopo aver promesso il ricorso ai cittadini presenti davanti al castello degli Acquaviva aveva interessato il competente ufficio legale comunale.
L’ufficio legale aveva sconsigliato l’azione non essendo, a parere dei componenti l’ufficio stesso, corretta la sede in cui ricorrere avverso le decisioni dell’AQP.
Per cui si doveva ricorrere a forme più proprie di impugnazione e (testuale) “Ed è ciò che l’ufficio legale ha fatto e sta facendo”.
Peccato che da quella sera di ottobre siano trascorsi sei mesi di assoluto silenzio e che i cittadini, le associazioni e i comitati non siano stati ritenuti degni di una sia pur minima informazione. Comprendiamo come il sindaco Risi abbia il suo continuo bel da fare per arginare qualche assessore straripante nelle sue azioni anche extra-competenze o per stimolarne qualcun altro in eterno letargo, ma i cittadini hanno diritto ad essere informati chiaramente e senza la sibillina fumosità del “Ed è ciò che l’ufficio legale ha fatto e sta facendo”.
Quanto poi al ritenere chiusa la questione condotta con la delibera di Consiglio Comunale che la popolazione neritina riuscì a strappare con una sollevazione generale, dobbiamo rilevare che il sindaco ha fatto molto male a non partecipare alla riunione della commissione ambiente. Perché in quella sede gli ingegneri dell’AQP hanno detto chiaro e tondo che la delibera inviata dal comune, non avendo la forma di parere previsto per la procedura in atto, è per loro ininfluente.
Con l’occasione, quindi, invitiamo il capo dell’amministrazione comunale a far redigere dagli uffici un formale parere che riporti le decisioni contenute nella delibera del consiglio comunale di rigetto totale del progetto relativo alla condotta sottomarina di spandimento dei reflui fognari.
E che il signor sindaco ne dia informazione ai cittadini entro e non oltre quindici giorni di tempo senza indulgere a ritardi “tattici” che possano far passare surrettiziamente un progetto rifiutato dalla quasi totalità dei cittadini di Nardò.
Associazione ambientalista FARE VERDE –
Gruppo locale di Nardo’
Il Responsabile
Graziano De Tuglie