NARDO' - Episodio singolare quello accaduto venerdì mattina nel perimetro del mercato settimanale generale, che si svolge nel quartiere residenziale. Una donna del 1951, infatti, mentre cammina tra le bancarelle avvista un fagotto per terra: lo raccoglie ed è un bel portafogli panciuto che qualcuno ha sicuramente perduto.
Lo apre e al suo interno non c'è nulla se non qualche tessera e un bel po' di danaro: quasi trecento euro in contanti. La signora, che fa la casalinga e quel denaro potrebbe sicuramente farle gola, non ci pensa su due volte e senza esitazione fa quello che dovrebbe ogni cittadino perbene: lo porta al locale commissariato di polizia ricevendo i complimenti e i ringraziamenti degli agenti.
Dall'ideale palcoscenico della vicenda esce questa brava donna e ne sale un'altra. Il giorno dopo, infatti, gli ispettori riescono, attraverso il solo codice fiscale della proprietaria del borsello (è l'unica tessera presente all'interno con la quale sia possibile risalire all'identità della persona) e interrogando un database informatico, a rintracciare l'indirizzo della donna che, presumibilmente, ha perduto il portafogli. Così, poche ore dopo, ecco presentarsi una pensionata di settant'anni, anche un po' preoccupata per la convocazione. Tanto è vero che è la prima volta che si trova in un commissariato.
Alla domanda a bruciapelo, "signora lei ha un portafogli?", l'anziana apre la sua borsa e si accorge – solo in quel momento – di averlo perduto. Poi ricostruirà in questo modo: dopo averlo tirato fuori per pagare un acquisto ha creduto di riporlo in borsa ma, invece, l'ha lasciato cadere per terra.
Enorme la gioia della donna dopo il racconto degli agenti che le riferiscono come una onesta cittadina abbia riportato il suo denaro: in tempi di crisi nera l'onestà dell'anonima neritina si amplifica a dismisura.