NARDO' - "Riprendendo il discorso relativo alle problematiche della pubblica illuminazione, questa mattina ho protocollato al Sindaco una richiesta per sospendere l'iter della delibera dell'ufficio lavori pubblici n°52 del 13/04/2012 già predisposta per essere portata in consiglio comunale".
La delibera riguarda l'affidamento della concessione del servizio di gestione, manutenzione e riqualificazione degli impianti di pubblica illuminazione e semaforici del Comune di Nardò. Tale proposta di deliberazione prima che sia adottata in consiglio comunale ha più punti da rivedere, dato che comporta l'affidamento per vent'anni a chi si aggiudicherà la gara.
Venti anni? Come si fa ad ipotizzare che in una società che si evolve ogni giorno tecnologicamente, fra due, tre o quattro anni non si debba registrare la nascita di nuove tecnologie. Figuriamoci tra vent'anni; o si vuole immaginare di rivivere l'esperienza dell'affidamento per la gestione delle lampade votive?
Il valore globale della concessione è pari a 13.080.000 euro più iva, ma in nessun punto vengono chiariti quali siano i paletti per evitare la lievitazione in base ad un eventuale svalutazione dell'euro. Altri punti da chiarire per non dilungarci, saranno chiariti nella conferenza dei capigruppo, in quanto l'affidamento di un servizio così importante non può essere discusso e deciso solo dalla maggioranza.
Concludendo, se è vero che conoscendo bene la storia del passato se ne può costruire una migliore per il futuro, allora non si può condividere così facilmente la proposta di cui stiamo discutendo in quanto nella materia della fattispecie sono stati registrati orrori per ciò che concerne la pubblica illuminazione, compreso quello di aver visto smantellati pali di pubblica illuminazione pur di far scomparire silenziosamente le prove che ci fossero state in passato operazioni che non so a chi abbiano fatto comodo.
La storia dell'Italia sta cambiando. Io spero che ci saranno altri che con me condivideranno la necessità di cambiare la storia di Nardò che fino ad oggi non è stata scritta a favore dei cittadini.
Giovanni Siciliano - Consigliere Provinciale