NARDO' - L'intervento del sindaco Marcello Risi sulla condotta marina che realizzeranno Regione e Acquedotto pugliese: "Il progetto, un passo in avanti, dal punto di vista ambientale. La condotta, una volta realizzata consentirà di recuperare alla balneazione un tratto di costa dove oggi non è consentito fare il bagno".
"E' noto che Regione e Acquedotto Pugliese hanno previsto la realizzazione a Torre Inserraglio di una condotta sottomarina lunga due miglia che rilascerà in mare i reflui depurati.
Il progetto rappresenta un passo in avanti dal punto di vista ambientale e consente, a condotta realizzata, di recuperare alla balneazione un tratto di costa dove oggi non è consentito fare il bagno. Non deve infatti sfuggire che oggi gli scarichi provenienti dalla depurazione sfociano direttamente in mare a Torre Inserraglio, sotto la scogliera,
La condotta sottomarina eviterà per il futuro uno sbocco sottocosta , favorendo il ritorno alla balneazione nel tratto oggi limitato. L'intervento è interamente a carico di Enti diversi dal Comune e prevede il collegamento alla condotta della rete di Porto Cesareo, allo stato inattiva.
E' urgente mettere a norma e rendere funzionante il depuratore di Porto Cesareo poiché è alto il rischio che, giorno dopo giorno, inquinamenti della falda si propaghino nel territorio di Nardò. Da qui l'urgenza di dotare tutte le zone del litorale di reti fognarie efficienti. Il discorso, naturalmente, vale anche per le frazioni del nostro territorio, generalmente carenti. Si tratta di emergenze più volte rappresentate alla Regione e all'Acquedotto Pugliese.
Il Comune di Gallipoli insiste perché la condotta sottomarina, a servizio del depuratore, si realizzi nel suo territorio anziché a Torre Inserraglio. Noi comprendiamo le esigenze dei Comuni vicini ma, prima di tutto, dobbiamo recuperare alla balneazione la nostra costa. E' per questo che riteniamo utile la realizzazione della condotta sottomarina.
Gli impianti di bio- fitodepurazione, che rappresentano un interessante livello di avanzamento nel campo della depurazione delle acque reflue, non risolvono il problema, perché in ogni caso si deve prevedere lo sbocco in mare delle acque e gli impianti previsti dalle attuali tecniche rischiano di non essere sufficienti a fronteggiare le esigenze di un ampio territorio come quello del Comune di Nardò
Tuttavia è assai condivisibile l'orientamento di chi ritiene di utilizzare, anche a fini irrigui, le acque depurate. E' una strada che val la pena di percorrere ma senza rinviare il ripristino alla balneazione di tutta l'area di Torre Inserraglio, bellissima località che non merita di scontare ulteriormente ritardi ed inefficienze".