NARDO'/PORTO CESAREO - Il presidente Antonio Gabellone ci sta: blocca le procedure (già alla firma) per comunicare al ministero dell'Ambiente la contrarietà all'ampliamento dell'Area marina protetta e “apre” al coinvolgimento dei Comuni di Nardò e Porto Cesareo per realizzare una grande Amp, da Porto Cesareo a Portoselvaggio.
La Provincia si rivela determinante nella fase di “riflessione”, come la definisce il presidente. A bocce ferme, infatti, Gabellone è certo che sarà più facile ragionare senza mandare carte a Roma che potrebbero frustrare definitivamente la possibilità di avere un'area tutelata molto più ampia e promettente. La “carta” che Gabellone si è trovata sotto gli occhi, infatti, scaturiva dall'indolenza dei tre enti soci del consorzio – Provincia e Comuni di Nardò e Porto Cesareo – che stavano per buttare a mare, per sempre, una possibilità storica per i territori. La “sveglia” l'ha suonata Legambiente quando, a nome dei vertici nazionali, ha affermato la volontà di gestire con proprie forze e risorse la nuova e grande Amp. Un campanello che ha preoccupato quanti, contrari all'allargamento, avrebbero visto scomparire il giocattolo dalle mani. Il presidente, in ogni caso, ritiene di rinviare ogni decisione sulla proposta degli ambientalisti a dopo che saranno definiti gli orientamenti delle istituzioni pubbliche interessate all'iniziativa.