NARDO' - Egregio direttore, con la presente gradirei rendere pubblico il mio disappunto sull'operato della Presidenza della Regione Puglia in merito al riordino/disordino, ospedaliero di Nardò.
Presidente Vendola, chi scrive è sempre stato un tuo sostenitore, ti ha
sostenuto nelle due primarie che hai sostenuto contro l'On. Boccia
grande sponsorizzato dall'entourage dell'intero centrosinistra
pugliese.
Ricordo la prima volta quando, insieme a pochi compagni ci
schierammo contro le indicazioni dei partiti per appoggiare i tuoi
progetti, eravamo considerati degli eversivi e in quella circostanza
vincesti le elezioni regionali contro l'uscente Presidente Fitto.
Vincesti stentatamente per un pugno di voti perchè con furbizia
impostasti la campagna elettorale sfidando il presidente uscente
soprattutto sul problema della sanità, promettesti che in caso di
vittoria avresti tolto il famigerato tiket sui farmaci e su tutte le
pubbliche prestazioni sanitarie (cosa che in realtà facesti ma solo
momentaneamente per darci fumo negli occhi e per poi ripristinarlo
alla prima occasione) e che avresti potenziato tutti i presidi
ospedaliari. Tutti i progressisti pugliesi, me compreso, credettero
ciecamente alle tue illusorie promesse. promesse che avrebbero dovuto
stravolgere in meglio il riordino ospedaliero pugliese dell'ex
Presidente Fitto (il quale non ha mai avuto, non ha e non avrà mai le
mie simpatie politiche), L'On. Fitto aveva predisposto un piano
ospedaliero che ridimensionava e penalizzava considerevolmente la
nostra pubblica istituzione sanitaria risalente al lontano 1343
(sfido gli storici pugliesi e trovare in puglia un ospedale antico
come il nostro S.Giuseppe Sambiasi).
Ora quel pessimo riordino è addirittura peggiorato, i reparti non vengono più
ridotti ma eliminati del tutto e addirittura si chiude completamente l'ospedale
neretino.
E' vero che i guai del nostro ospedale hanno radici molto
vecchie e provengono da logiche politiche molto lontane (così
asserisce qualche esponente del SEL), clientelismo, ingerenze
politiche, dirigenti non all'altezza ma è pur vero che questi
problemi cronici esistevano pure negli ospedali di Copertino,
Gallipoli, Galatina dove i vari notabili del posto (Galasso, De
Maria, le varie Curie ecclesiastiche e tanti altri facevano e
dispensavano azioni clientelari così come avveniva a Nardò) perchè
proprio Nardò con i suoi sessantamila utenti del suo ospedale doveva
essere il più penalizzato?
Presidente Vendola, ci hai illusi e delusi, in tema di sanità sei stato un bravo ciarlatano, hai
sfruttato i vecchi e rognosi problemi sanitari non per miglioralrli
ma per peggiorarli.
Noi tutti cittadini che seguiamo gli eventi
sociali e politici che caratterizzano la nostra dissestata Italia, ci
rendiamo conto che la nazione sta attraversando un periodo non
idilliaco, viviamo una crisi che ci sta attanagliando in tutti i
settori, ci rendiamo conto che non è periodo di vacche grasse ma di
ristrettezze e risparmi, però tutto ciò non ti scagiona dagli errori
e dalle leggerezze con le quali hai affrontato il problema sanitario
pugliese.
Quando Fitto, approntò il suo nefasto riordino ospedaliaro
ebbe il coraggio di affrontare l'ostilità delle piazze, andò in tutti
i comuni che erano sedi di plessi ospedalieri per presentare i suoi
sciagurati progetti. affrontò di petto le contestazioni popolari ed a
Nardò per evitare il linciaggio della folla fu costretto a trovare
delle uscite secondarie per poterne uscire illeso dal palazzo
comunale. Pur avendo già detto che l'on Fitto non gode delle mie
simpatie politiche, da cittadino devo dargli atto che ha avuto il
buon senso civico di affrontare rischi e perdite di consensi politici
per spegare a tutti e direttamente i suoi progetti.
Tu invece,
Presidente Vendola, questo coraggio non lo hai avuto, ti sei sempre
nascosto dietro i tagli economici che, Tremonti prima e Monti dopo,
hanno effettuato alla nostra Puglia, questo in parte è vero, ma è
altrettanto vero che tu non hai fatto nulla per ovviare e trovare
alternative a queste ristrettezze economiche.
On. Vendola, sei
venuto più volte nella nostra città a chiederci i voti elettorali che
in massa ti abbiamo dato perchè credevamo in te e nelle tue promese e
davanti alle difficoltà a poter svolgere i tuoi programmi elettorali
avresti dovuto tenere la testa alta e il coraggio a venire
pubblicamente nelle nostre piazze per illustrarci i motivi che ti
hanno portato alla conclusione di CHIUDERE IL NOSTRO ULTRASECOLARE
OSPEDALE,
Questo i cittadini di Nardò non te lo perdoneranno mai e
te ne accorgerai quando tra qualche mese ti candiderai alle primarie
per il governo nazionale, al tuo posto eviterei di inserirismi tra i
papabili alla Presidenzai del Consiglo dei Ministri Italiano,
eviteresti di essere sbeffeggiato, non dagli scontati avversari della
destra, ma soprattutto dall'elettorato di sinistra il quale in te ci
credeva e che in cambio ha ricevuto solo tante belle parole, tante
inutili chiacchiere e tante vergognose delusioni.
Salvatore Calabrese