Non posso non intervenire in merito alle vicende relative al Torrione del Castello, presso cui è allestita la Mostra del Museo delle Tradizioni".
Ringrazio quanti sono intervenuti, dei quali apprezzo i sentimenti di attaccamento ad una realtà museale di grande spessore umano, culturale e storico, in cui è racchiusa buona parte della nobile testimonianza lavorativa della popolazione neretina.
Tuttavia devo precisare che l’Associazione continua ad essere grata al sindaco Risi e all’Amministrazione Comunale intera per la sensibilità e la disponibilità manifestate non solo con l’assegnazione del Torrione fino al dicembre 2011, ma anche con il far protrarre tale termine fino ad oggi.
Avvertito, prima ancora della lettera raccomandata del Comune, da amici, anche al di fuori di Nardò, attenti lettori dei vari siti online, tra cui quello dello stesso Comune di Nardò, ho vissuto un triste momento, ho avuto anche un momento di reazione, che chiunque avrebbe manifestato, ma subito ho scritto al sindaco Risi una lettera, il cui contenuto, pur amaro, era di gratitudine e di speranza della continuità della collaborazione.
Intanto, senza che io ne sapessi niente, si andava sviluppando sui siti e sulla stampa cartacea una serie di interventi.
Non avrei mai voluto «scatenare» tale reazione, che, ripeto, apprezzo per i sentimenti di stima verso il Museo, ma non posso accettare per la critica rivolta all’Amministrazione Comunale.
Questa, per qualunque decisione che intende eseguire, devo ringraziare a nome mio e di tutti i soci dell’Associazione.
Il sindaco Risi, così come tutti gli amministratori, di maggioranza e di minoranza, ha dimostrato e dimostra rispetto, disponibilità e collaborazione con la nostra attività.
Anzi -e ancor siamo più grati- il Museo delle Tradizioni proprio da questa Amministrazione Comunale è ritenuto un tassello importante e portante del suo progetto culturale e turistico di promozione del nostro territorio e del nostro patrimonio storico, nonché di salvaguardia della nostra più nobile tradizione.
Mi auguro che ogni polemica abbia termine e che il cammino di collaborazione intrapreso continui in serenità.
Paolo Zacchino