NARDO' - Un sindaco, la sua amministrazione, i loro "metodi" che si vogliono esportare in provincia. Insieme con le nebbie allucinogene che hanno ipnotizzato i neritini. Un intervento dell'ex.
INTERVENTO DI MAURIZIO LEUZZI. Parla l'ex assessore all'Urbanistica.
METODO MELLONE
Siamo all’assurdo! D’altra parte se i sostenitori indottrinati applaudono, e le persone moderate, acculturate, libere, si defilano, questo sindaco ha ben ragione di vantarsi del suo “metodo”!
Ma qual è poi questo metodo? Riversare per sei anni, in perfetto stile fascista, milioni di euro sulle strade, esclusivamente su ciò che si vede, su ciò che è funzionale alla propaganda elettorale. Asfalto in ogni dove, pur di appaltare milioni e milioni… (e ci si continua a chiedere come mai)! E poi ciclabili deserte, tori, capase, rotatorie, scuole da abbattere, basoli nel centro storico divelti per una improvvisata piantumazione di rampicanti (sarà forse il “metodo” di Mellone per la cura e l’arredo del borgo antico).
E come non bastasse, le piazzette di S. Maria e Santa Caterina (che i precedenti amministratori hanno recuperato, migliorando l’immagine e il decoro delle marine) trasformata la prima in un groviglio di tavolini di bar e ristoranti, e la seconda in una improvvisata discoteca per continui happy hour, ad esclusivo uso e consumo dei suoi giovanissimi elettori! Insomma il metodo giusto per aspirare al massimo a diventare la brutta copia di Gallipoli! E invece, di tutte le opere sbandierate in questi anni? Nemmeno l’ombra!
La piscina, PRIVATA ma di cui questo sindaco si vanta come fosse sua creatura, dov’è?
Dov’è il palazzetto disegnato cento volte sui suoi manifesti? Dove sono i parcheggi continuamente annunciati, e della cui necessità si è accorto solo dopo aver imballato il lungomare nella scorsa stagione?
Dove sono gli idrovolanti annunciati appena insediatosi e sbandierati con cadenze annuali, che coi loro CINQUE posti disponibili dovrebbero proiettare Nardò nel turismo internazionale? Resta, quella sì, la mortificazione del Giardino della Memoria, per far posto a dei gabbiotti prefabbricati.
E per concentrarsi sul suo “metodo”, questo sindaco per sei anni si è dimenticato di settori strategici come ambiente (quando arriverà la soluzione dello scarico a Torre Inserraglio?), urbanistica (quando il Piano Urbanistico e la corretta attuazione del Piano delle Coste?), cultura e turismo (quando una seria promozione del territorio?).
Lui che vive di soli LLPP, non è neppure riuscito ad ultimare un gioiello (che gli è stato consegnato dalla precedente amministrazione e costato milioni di finanziamenti) come il mercato coperto di Via Pellettieri. Mancano solo una tinteggiatura interna e le luci all’ingresso… e si potrebbe dar vita ad un contenitore culturale e/o commerciale, per un ulteriore impulso all’economia e alla frequentazione del centro storico.
Già il centro storico, questo sconosciuto! Cinque anni di lavoro (2011-2016) per recuperarlo, rivitalizzarlo, renderlo un punto di riferimento culturale per i turisti e per i tanti neretini e visitatori provenienti dai comuni vicini, grazie a progetti mirati come Mediterraneo e Chiese Aperte.
Ora invece dimenticato da questo sindaco, abbandonato all’incuria e agli escrementi dei piccioni, e sulle sole spalle dei giovani imprenditori che, incoraggiati dall’impegno profuso dalla precedente Amministrazione, avevano investito nelle loro attività.
E noi neretini continuiamo ad essere vittime di questa allucinazione collettiva, finendo per credere che veramente questo sia il “metodo” per amministrare la nostra città. Roberto Saviano ce lo ha ben spiegato: nessuno, neppure chi si ritiene più attento e intelligente, è indenne dal metodo perverso e ossessivo di comunicazione adottato oggi dai nuovi mostri della politica!