NARDO'/COPERTINO - I soliti mestatori e avvelenatori di pozzi gridano già allo scandalo. Ma perché? Bisognava strapparsi i capelli in altri modi ed in altri tempi non ora che si "esportano" competenze.
Due neritini come "guide" per gli amministratori comunali di Copertino, molti dei quali sono alla loro prima esperienza. Il sindaco Vincenzo De Giorgi, arrivato a vincere dalla "cantera" del centrodestra e senza fare mille giri di valzer come il sindaco di un paese confinante, ha evidentemente bisogno di qualcuno che si metta a indirizzare sia la macchina amministrativa, dal punto di vista dei conti, che la comunicazione.
Così sono stati scelti due professionisti di Nardò: Gianpiero Lupo, già assessore alle Finanze nella prima giunta di Pippi Mellone, poi defenestrato quando il suo gruppo politico (Liberi Popolari) ha perso consiglieri che sono passati all'area di Casapound. Uno sfaldamento del gruppo consiliare, pilotato dallo stesso Mellone, che è costato a Lupo la delega al Bilancio.
Il professionista dovrà, per un anno, impartire lezioni: formazione e aggiornamento per gli amministratori. E guadagnerà una buona cifra per far questo nel Comune di Copertino.
Il secondo professionista è un giornalista, Pantaleo De Pace, che ha lavorato a lungo per la Gazzetta del Mezzogiorno, e per un anno ha l'incarico retribuito per fare comunicazione istituzionale. Farà, insomma, informazione ai cittadini dell'attività del suo sindaco e dell'Amministrazione.
Al di là delle critiche mosse a Lupo per la sua attività di assessore ai conti del Comune di Nardò, sicuramente legittime (come dimenticare l'incaponirsi nel demansiomento dei dirigenti da parte della giunta Mellone, un attreggiamento che costerà, alla fine, alle casse del Comune centinaia di migliaia di euro), va detto che il fatto in sè di due professionisti neritini che vanno a gestire una quota dell'attività di un grande Comune confinante non dovrebbe certamente essere considerato un disvalore. Anzi.
Per altro sono note le ambizioni dello stesso Lupo che è uno dei potenziali candidati alla carica di sindaco a Nardò, in antagonismo con lo stesso gruppo di Mellone.
E poi, chi dovrebbe indignarsi a Copertino? L'area PD, quel gruppo politico e di potere che ha devastato il centrosinistra neritino sia quando Marcello Risi (uomo di sinistra, progressista e proveniente dal PCI!) si è candidato per la prima volta, nel 2011, che quando si è riproposto ed ha perso nel 2016?
In entrambe le occasioni uomini e mezzi di parte della sinistra lavorarono attivamente per farlo perdere a favore della destra anche estrema. Ora "quel" PD, così vicino alla giunta regionale di Michele Emiliano, è stato sonoramente bocciato e sconfitto proprio da De Giorgi, prodotto del vivaio del centrodestra e sempre coerente con se stesso e con i propri elettori.
Allora ben venga la decisione di De Giorgi se ritiene che sarà produttiva per la sua attività politico-amministrativa e ben vengano i professionisti della politica al lavoro nella vicina Copertino.
L'auspicio è che servano, le loro attività, per creare ponti ed alleanze e per aprire e sfondare porte anche nella confinante Nardò in vista di avvincenti e, si spera, imminenti sfide elettorali.
Perché, bisogna ricordarlo sempre, l'area progressista neritina, PD compreso, è stata umiliata, maciullata e sacrificata sull'altare delle vanità e degli interessi politici del centrosinistra regionale e provinciale. Da quella parte, al massimo, si incontra il fuoco amico. O, più direttamente, ci si trova coi coltelli piantati nella schiena.
Men che meno possono piagnucolare i "melloniani" di Copertino - il sindaco di Nardò ha sostenuto la candidata sindaca Alemanno - per il denaro speso in formazione e comunicazione: Mellone è l'esempio vivente e palpitante di come sia possibile, letteralmente, gettare il denaro pubblico dalla finestra e il suo apparato dedicato alla comunicazione è estremamente oneroso.