NARDO' - A circa un anno e mezzo di vita dell’amministrazione Risi, gli elementi ci sono tutti per esprimere un nostro punto di vista sul suo operato.
Ciò che emerge immediatamente con tutta evidenza è la mancanza fin qui di un approccio organico ai problemi della nostra città, per un deficit di visione, di metodo e di prospettiva, ma anche di capacità di imprimere una svolta significativa e segnare discontinuità rispetto al passato.
Ci pare che si proceda in ordine sparso e che l’agenda politica risponda a richieste estemporanee più che a punti programmatici prestabiliti, disconnesse sia dalle aspettative dei cittadini, sia da ciò che era stato loro solennemente promesso.
La strategia seguita per l’Ospedale, ormai definitivamente chiuso, avrebbe richiesto, a nostro parere, ben altra lungimiranza per rilanciare con forza la proposta della costruzione, nel comprensorio di Nardò, di uno dei previsti nuovi ospedali. Per non parlare della gestione dei migranti stagionali che ha lasciato irrisolti i loro problemi, o della improvvida decisione, fortunatamente poi ritirata, di affidare alla super inquisita Tributi Italia la riscossione di alcuni crediti. Nulla sappiamo ancora delle reali intenzioni dell’amministrazione a proposito dei progetti Sarparea e Cafari, nonostante diverse associazioni ambientaliste e noi stessi avessimo sollecitato una chiara presa di posizione al riguardo, così come per la centrale a biomasse a Pendinello. Lo stesso dicasi per la redazione del Piano Parco e di quello delle coste, per i quali è prevista per legge una procedura partecipata sin dalle fasi iniziali. Nulla è dato sapere, se non i nomi dei consulenti.
L’apprezzabile opposizione del Consiglio Comunale e del Sindaco contro le costruende condotte a mare e a terra per lo sversamento dei reflui a Torre Inserraglio rischia di rimanere sterile, come per l’Ospedale, se il Comune non si fa promotore di un’alternativa credibile basata sul recupero delle acque per uso irriguo, riunendo intorno ad un tavolo Regione, Acquedotto Pugliese e Consorzio di Bonifica Arneo.
Appare sempre più chiaro oggi che è stato un grave errore politico da parte del Sindaco non varare da subito una squadra all’altezza del compito, capace di imprimere una svolta tangibile alla nostra Nardò. Si è preferito la più comoda via degli accordi al ribasso della vecchia politica del “divide et impera” a scapito di scelte coraggiose e competenti che avrebbero garantito qualità ed efficienza, una via declinata peraltro tutta al maschile, nonostante la solenne affermazione del Sindaco in campagna elettorale “non presiederò una giunta in cui non ci siano donne!”, con buona pace della parità di genere.
Costruire Insieme non può non avvertire e rendere pubblico il proprio forte disagio, che è anche di tanti cittadini, , per questa situazione che pare avvitarsi su se stessa.
Se questo è lo stato dell’arte bisogna avere l’umiltà di riconoscerlo perché la possibilità dell’inversione di rotta sta solo nella presa d’atto che questa situazione non risponde alle aspettative ed ai bisogni generali della nostra Nardò, se non per piccoli marginali interventi.
Poiché crediamo che un vero cambio di passo possa essere segnato da una discontinuità nel metodo, perché non cominciare dal bilancio e pensare ad un “bilancio partecipato”?
Costruire, Insieme