NARDO'/BRUXELLES - Al neritino Francesco Antonica, il sindaco di Nardò ha voluto manifestare il segno della stima, sua personale e dell'intera comunità neretina: "Siamo fieri di lui. E' la conferma di un'Italia che lavora e lavora bene. Ma che oggi, più che mai, deve mettere in agenda la priorità di investimenti per la ricerca".
Ottenuta la prima tiroide in provetta, realizzata da cellule staminali embrionali di topo: funziona bene e ha guarito topi con ipotiroidismo, una disfunzione che causa una ridotta secrezione degli ormoni tiroidei. I risultati dell'esperimento si devono al gruppo di ricercatori diretto dalla belga Sabine Costagliola, della Libera Università di Bruxelles, del quale fanno parte anche gli italiani Francesco Antonica e Mario Manto. Al progetto ha collaborato anche Michelina Iacovino, ricercatrice dell'Università del Minnesota.
Al neretino Francesco Antonica il sindaco di Nardò ha voluto manifestare il segno della stima, sua personale e dell'intera comunità neretina che, come ha sottolineato il primo cittadino, "deve essere fiera di annoverare tra i suoi concittadini un giovane ricercatore che rappresenta la conferma dell'esistenza di un'Italia che lavora, e lavora bene. Un'Italia di studenti che si sono laureati in corso con il massimo dei voti, con i sacrifici di genitori e che hanno frequentato un dottorato di ricerca, troppo spesso all'estero . Molti tornano ma troppi ancora sono costretti a continuare a lavorare fuori dai confini italiani. Investire nella Ricerca diventa, oggi più che mai, per il sistema Paese una priorità cui non si può più rinunciare. Abbiamo bisogno di credere nei nostri giovani e di dare loro futuro e fiducia: solo cosi cresce e si sviluppa l'Italia migliore.
Il riconoscimento del successo degli studi e delle applicazioni pratiche che hanno condotto alla riproduzione in provetta della tiroide ha dato grande lustro all'Italia e anche alla nostra Città e onora il prestigio della formazione d'eccellenza. Occorre ora lo sforzo di trasformare la formazione d'eccellenza di tanti giovani ricercatori in investimenti concreti ed economici per il loro futuro e per quello della Nazione."