NARDO' - I centristi provano a trovare una sintesi nella polemica con Sel per l'ospedale: "L’Amministrazione comunale e in particolare la sua maggioranza ha il dovere di perseguire il Bene collettivo all’unisono, senza sbavature e in coerenza con gli alleati, specie quando sul problema della salute c’è una unanimità sostanziale tra partiti e cittadinanza".
Il problema della chiusura dell’Ospedale “San Giuseppe Sambiasi” di Nardò, da parte delle amministrazioni regionali, oltre a creare notevole sconcerto e disappunto fra la popolazione, ha rappresentato un punto di valore unificante per la Città, tutta volta a salvaguardarne il prosieguo ed esistenza.
Tutti, forze politiche e cittadini, hanno considerato l’ingiusta chiusura dell’ospedale di Nardò come un classico colpo di mano inferto ai danni della città e del lascito culturale, economico, etico e sociale della famiglia Sambiasi.
E’ vero che qualcuno, che poteva e doveva, non ha mai apertamente preso le difese del nosocomio, né peraltro ha fatto mai intendere di essere contrario o disponibile a compromessi sostitutivi.
Mentre gli amici di “Spes civium” si sono eroicamente battuti, anche con le carte bollate, qualcuno ha taciuto, ha nascosto l’ala sotto la sabbia, non ha prestato il dovuto soccorso, né ha dato disponibilità di testimonianza, né di documentazione.
La volontà regionale di chiusura, sviluppata in progressione penalizzante in favore del fatiscente Ospedale di Copertino, è pervenuta alla chiusura definitiva del nosocomio neretino proponendo in cambio un Protocollo d’intesa per la realizzazione di un grosso POLIAMBULATORIO in Day Surgery che nessuno vuole sottoscrivere.
E’ di questi giorni l’apertura a Nardò del Comitato pro- Vendola per le primarie del Centro sinistra.
Nulla da dire sull’apertura del Comitato in sè, perché ognuno è libero di esprimere le proprie idee, programmi e interpretazioni.
Il punto è che durante lo svolgimento dei lavori del predetto Comitato alcuni esponenti hanno fatto dichiarazioni e assunto posizioni in netto contrasto con la volontà dei partiti che costituiscono l’attuale maggioranza a Palazzo di Città.
Nel Comitato pro Vendola si è detto.
- Che il vecchio Ospedale era superato e non garantiva nulla, frutto di vecchio modo di gestire la sanità;
- Che il Protocollo d’intesa lanciato dalla Regione per Nardò era quanto di nuovo e di prospettico nella soluzione dei problemi sanitari e sociali della città;
- Che l’accettazione tacita del SEL neritino al Day Surgery era dovuta al fatto che lo stesso rappresenta il meglio innovativo possibile moderno, anzi un modello da sperimentare e da proporre al resto del paese.
In tal modo si esaltava la gestione sanitaria e i meriti di Vendola per la città di Nardò e si invitavano i presenti a votare per il governatore come Premier dimenticando:
- 1.Le promesse di Vendola lanciate in pubblico comizio come alternativa al Piano di riordino ospedaliero proposto dall’amministrazione Fitto;
- 2.Gli impegni politici fatti al Sindaco di Nardò che l’Ospedale avrebbe avuto i suoi reparti chirurgici e sanitari, anzi sarebbero stati potenziati nel ripristino del suo prestigio operativo sociale;
- 3.L’imbroglio della costruzione di un nuovo Ospedale a ridosso dell’area Na.Ga.Co.
- 4.Che la maggioranza ha vinto le elezioni a Nardò grazie anche alle promesse rivolte alla salvaguardia del nosocomio, promesse reiterate da Vendola in Persona , dal candidato Sindaco Risi e dai partiti della coalizione neritina.
- 5.Il SEl facente parte della coalizione era impegnato, al pari delle altre forze politiche e civiche, a sostenere la non chiusura dell’ospedale e il rispetto del programma elettorale amministrativo.
Nel Comitato di compiacimento per Vendola tutto questo è stato annullato, anzi si è esaltata, come grazia e avanzamento in meglio, la sostituzione dell’ospedale con la realizzazione del Day Surgery (sorvolando tutti i problemi socio economici e di trasporto connessi con tale operazione).
Si è magnificata la figura del governatore della Puglia misconoscendo:
- le promesse fatte dallo stesso e dal Sindaco in campagna elettorale,
- la previsione programmatica sanitaria concordata,
- la remissività pacifica alla nascita del Day Surgery in sostituzione dell’Ospedale San Giuseppe – Sambiasi ;
- la promessa di un nuovo ospedale nell’area NA.GA.CO.
Dai contenuti emersi dal dibattito risulta palese che la maggioranza è divisa, non è più coesa, che il SEL sull’ospedale ha una visione diversa da quella del popolo, della maggioranza e del paese intero.
Al SEL occorre ricordare che i patti devono essere osservati specie quelli fatti al popolo e ai partiti, che in virtù di ciò hanno potuto vincere le elezioni.
All’UDC di Nardò non resta che prendere atto della deriva del SEL sul programma e in particolare sull’Ospedale, invitando lo stesso SEL e il Sindaco Risi a ritenere incompatibile la presenza del SEL nella maggioranza che regge le sorti della Città.
Nardò, 16 novembre 2012
Il segretario cittadino UDC Marcello De Pace
Il Capogruppo UDC Salvatore Calabrese