NARDO'- Il consigliere comunale Pippi Mellone manda una nota che pubblichiamo integralmente ma con una brevissima premessa, visto che senza citarci direttamente - perché servono coraggio ed attributi per denigrare chi offre, con immensa abnegazione, un servizio gratuito e quotidiano come il nostro - ci definisce "artisti" dell'informazione.
Del resto, a riprova dell'abnegazione, eravamo sì gli unici sul posto, a documentare il taglio del nastro, e non certo perché ci aveva avvisati il sindaco Risi (che appare, e vorremmo vedere perché no, sulla foto) ma perché esponenti del Consiglio provinciale tenevano che venisse evidenziata la presenza, autorevolissima, del presidente Antonio Gabellone.
La presenza delle auto blu, infine, ha praticamente "invitato" una collega di PdM a verificare che cosa stesse accadendo in quella scuola. Il testo dell'articolo, del resto, è interamente dedicato al consigliere provinciale Mino Frasca che, come in molti sanno, è un esponente di punta del centrodestra a livello regionale.
Nessuna "arte", dunque, caro Mellone: da che mondo è mondo le foto del "taglio dei nastro" sono un punto fermo del giornalismo e servono solo a documentare l'istante.
Se poi il problema vero è che il sindaco Risi sorride spesso ed ha capelli da sventolare, beh questo dovrebbe indurre alla riflessione chi non lo fa o chi non può farlo.
---
Ecco la nota. "Risi è sempre in prima fila quando si tratta di "tagliare nastri" su opere di cui non ha nessun merito, come nel caso dell'ampliamento del Liceo Scientifico (completamente finanziato dalla Provincia), ma è altrettanto bravo a "nascondersi" quando si tratta di battere i pugni per evitare la chiusura di importanti servizi, in primis l'Ospedale.
Addirittura, nell'inaugurazione di cui parliamo, per "evidenziarsi" rispetto al Presidente Gabellone (a cui vanno tutti i meriti delle realizzazione dell'importante infrastruttura scolastica), lo vediamo ritratto capelli al vento e con tanto di sorriso con la fascia tricolore.
Peccato, che pochi metri più in la, erano in corso le operazioni di sostituzione dell'insegna del Pronto Soccorso con quella di Punto di Primo Intervento e la copertura di quella che indicava l'Ospedale "San Giuseppe - Sambiasi" di Nardò. A dimostrazione del fatto che il nostro Ospedale non è più tale. Non esiste più.
I neritini, caro sindaco, avrebbero preferito vederti lì "inferocito" per quanto stava accadendo.
Avrebbero voluto vederti nel ruolo di Massima Autorità Sanitaria Locale sul territorio, attribuitati dalla legge in quanto sindaco, combattere perché il nostro Ospedale non venisse ingiustamente e ingiustificatamente "eutanasizzato", privando Nardò e i neritini, ma non solo, di quello che era il più importante riferimento ai loro bisogni di salute (altro che PMA, cataratte, ernie ed emorroidi)!
Invece, hai preferito non solo "sottostare" alle decisioni altrui ma hai anche avuto la spudoratezza di difendere tali scellerate scelte.
I neritini, non lo dimenticheranno, nonostante le fotografie messe in evidenza "ad arte" mentre ti ritraggono "tagliare nastri" che non ti appartengono".