NARDO’ – Pippi Mellone della comunità militante,“Andare Oltre” interviene sulla diatriba in corso per le nomine di messo comunale. Secondo il consigliere comunale dell’opposizione, si starebbero scatenando i "falchi" di Palazzo Personè.
“Voci sempre più insistenti provenienti da Palazzo raccontano, infatti, di un confronto sempre più acceso in maggioranza. Motivo? La copertura di due postazioni di messo comunale. I posti sarebbero, infatti, oggetto di forti appetiti da parte di alcune forze di maggioranza da tempo impegnate nella pedissequa applicazione del Manuale Cencelli. E così dopo la farmacia comunale, le consulenze per il Parco e il Piano coste, l’Area Marina protetta, i revisori contabili e via dicendo, un’altra spartizione di postazioni torna a far litigare la tormentata maggioranza risiana”.
Queste sono le parole di Mellone che evidenzia: “Questi posti sono infatti per legge a disposizione del sindaco che può scegliere chi deve occuparli del tutto discrezionalmente. Da qui la guerra con fortissime pressioni (com’è immaginabile) sul primo cittadino. I soliti ben informati fanno trapelare anche i nomi più “caldi”. Si tratterebbe di quelli di un ex amministratore e del parente di un attuale amministratore. Insomma il solito spettacolino stomachevole della politica neretina e non solo. Un tipico esempio di clientelismo ed occupazione di ogni piccolo strapuntino di potere”.
Conclude con auspicio: “Riteniamo, soprattutto alla luce della gravissima crisi economica che attraversa la nostra Nazione, che sarebbe il caso di dare dimostrazione di quella Trasparenza prima promessa in campagna elettorale e poi spesso ribadita nei discorsi (e solo in quelli) pubblici del sindaco Risi e di alcuni autorevoli esponenti della sua maggioranza (ultimi in ordine di tempo Marcello De Pace, Vincenzo Renna e Antonio Tiene), dando vita ad un sorteggio che comprenda tutti gli interessati a tale occupazione e non solo i politicanti o i loro parenti stretti. Solo così il sindaco potrà dimostrare concretamente autonomia decisionale, trasparenza e quella autorevolezza che un primo cittadino dovrebbe dimostrare in queste come in altre occasioni”.