Venerdì 22 febbraio è stata scritta una delle pagine più nere per i cittadini di Nardò dicono dal Movimento 5 Stelle.
Le firme, raccolte e protocollate, di 477 cittadini sono state buttate nella spazzatura senza avere il diritto ad una risposta alle lecite domande che venivano poste.
I politici di Nardò, TUTTI sia di maggioranza che di minoranza, arroccati nel palazzo, non hanno sentito il dovere di dare delle repliche ai loro stessi concittadini che magari li hanno anche votati.
Ma andiamo con ordine per spiegare in modo preciso cos’è accaduto.
Noi, cittadini del MoVimento Cinque Stelle di Nardò, da diverso tempo stiamo ponendo all’amministrazione delle semplici domande sulla discarica di Castellino, richiedendo risposte sulla situazione di pericolo sanitario ed ambientale per i residenti della nostra città, ma anche per quelle vicine; dopo diversi articoli documentati e critici sulla gestione della stessa e la “non messa” in sicurezza, insieme ad un video che tracciava la storia e la situazione di pericolo in atto, ignorati dalle istituzioni che invece sono tenute a tutelarci, ci siamo attivati mediante una raccolta firme per richiedere un consiglio comunale monotematico sulla discarica.
L’unica persona sensibile ed interessata al tema trattato è stata il Presidente del consiglio comunale, il dott. Antonio Tiene, che ci ha convocati ed analizzato il testo della richiesta si è espresso favorevolmente ed a preso volontariamente e personalmente l’impegno per raccogliere le necessarie adesioni da parte di alcuni consiglieri comunali a far firmare l’atto per avviare l’iter della discussione in aula.
Da parte dei capigruppo vi è stata la richiesta di visionare il testo che ovviamente abbiamo recapitato al Presidente Tiene.
A quel punto siamo stai convocati per il giorno venerdì 22 febbraio alle ore 10 per la consegna del documento (pensavamo visto il tema d’interesse generale trattato e confortati da diverse prese di posizione favorevoli proprio di alcuni consiglieri chiamati a firmare) avallato da parte dei capigruppo; invece, abbiamo ricevuto un imbarazzato rifiuto a discutere del problema della discarica nell’aula consiliare.
Le motivazioni, che abbiamo espressamente richiesto per iscritto, ancora non le abbiamo ricevute, ma ci è stato sommariamente detto che il problema è in fase di discussione da parte dell’amministrazione, che il 27 febbraio una parte del tema sarà discussa in un consiglio comunale e che le “altre” tematiche saranno trattate “A PORTE CHIUSE” in una conferenza di servizi.
Ancora un’altra volta i cittadini sono stati tagliati fuori dalle decisioni che li vedono protagonisti!
Ancora una volta i politici si arrogano il diritto di decidere le nostre sorti senza coinvolgere i diretti interessati!
I consiglieri comunali non hanno avuto il coraggio, o meglio, hanno avuto paura di prendersi delle responsabilità!
Nel consiglio del 27/2, si preferirà discutere, cosa importante ma non meno della salute delle persone, del mancato ristoro economico che il comune di Nardò non ha percepito dal 1992 sino al 2007 da parte dei 46 comuni che versavamo in discarica i loro rifiuti… invece di chiedersi: cosa è sepolto in contrada Castellino ed avviare una serie di carotaggi, sul perché mancano o non vengono resi pubblici i dati dei prelievi dei pozzi sentinella, su come viene controllata la produzione di biogas e percolato, perché manchi un registro dei tumori e potremmo continuare all’infinito.
I cittadini di Nardò chiedevano delle risposte… non hanno ottenuto quelle richieste, in compenso ne hanno avute delle altre.
Noi, insieme ai cittadini, saremo comunque presenti il giorno 27 febbraio al consiglio comunale per sottolineare le vostre responsabilità, per continuare a fare domande e chiedere delle risposte.
Voi non vi arrenderete mai… noi neppure.
MoVimento Cinque Stelle Nardò