GALATONE - È davvero triste spegnere la luce di un defunto, anche se dovesse essere, suo malgrado, in mora.
Sono ormai alcuni mesi che i cittadini, si ritrovano “STACCATA” la LUCE VOTIVA dalle tombe dei propri defunti, nonostante abbiano pagato regolarmente sia il corrispettivo dovuto per l’anno 2012, che del 2013.
E’ mai possibile che il centrodestra Berlusconiano che governa la nostra Città, pensi di fare economie risparmiando sulle luci dei defunti ?
E’ mai possibile che non vi sia una gestione trasparente della riscossione delle tasse cimiteriali ?
È mai possibile che non si curi il decoro del nostro Cimitero, nonostante le denunce presentate dal Partito Democratico sin dal 2011 ?
È davvero triste spegnere la luce di un defunto, anche se dovesse essere... suo malgrado.... in mora (non è il caso dei tanti cittadini che ci hanno segnalato il problema). La luce sulla sepoltura non è solo un simbolo; ma è anche un desiderio, una speranza comune, che ognuno di noi auspica un giorno di poter vedere. Essa, insieme alla lapide, alla fotografia, ai fiori, dà continuità al legame coi nostri cari e assicura quella “corrispondenza” che permette di onorarli e ricordarli, non solo nel nostro cuore, ma anche nei confronti della intera Comunità.
A noi cittadini non piace assolutamente entrare nel camposanto e, vedere le luci spente delle tombe dei nostri cari e vedere magari le luci della Città accese scriteriatamente di giorno e senza nessun effettivo piano di risparmio energetico.
Non vogliamo fare speculazione, ma solo rispetto per i nostri cari defunti.
Flavio Filoni