NARDÒ - Ancora attenzione da parte del sindaco Marcello Risi e del vicesindaco, nonché assessore all’Istruzione, Carlo Falangone, per la vicenda dell’attivazione di Scienze applicate al Galilei di Nardò.
Nel pomeriggio di ieri il Sindaco si è intrattenuto a lungo al telefono con l’assessore regionale Alba Sasso alla quale ha rappresentato con forza le ragioni della registrazione dell’indirizzo sperimentale a Nardò.
Attivazione presso il Liceo Scientifico Galileo Galilei di Nardò dell‘opzione “Scienze Applicate”: questa mattina il sindaco di Nardò Marcello Risi ed il vicesindaco, nonché assessore all’ Istruzione, Carlo Falangone, hanno fatto il punto sulla vicenda a margine della cerimonia per i festeggiamenti di San Sebastiano, patrono della Polizia Municipale.
Nel primo pomeriggio il Sindaco si è intrattenuto a lungo al telefono con l’assessore regionale Alba Sasso alla quale ha rappresentato con forza le ragioni e la necessità di avviare presso l’istituto Galilei di Nardò l’importante indirizzo di Scienze applicate.
In particolare, il primo cittadino ha voluto sottolineare all’assessore regionale come la città di Nardò, primo centro in provincia di Lecce, debba essere dotata di scuole ed istituti competitivi sul piano dell’offerta formativa in considerazione di un bacino di riferimento, in termini di popolazione scolastica, di tutto rispetto.
Non solo. Il sindaco ha ricordato come sulla scuola di via Ferri si sia intervenuti, negli ultimi anni, in maniera fattiva investendo danari pubblici per implementarne sicurezza e dotazioni strutturali ed infrastrutturali.
“E’ la scuola su cui più si è investito negli ultimi anni – ha spiegato il primo cittadino - proprio per la capacità di rispondere ai bisogni primari della comunità. Si tratta infatti, per “Scienze applicate” di un ‘opzione molto richiesta da parte delle famiglie neretine. Sarebbe assai ingiusto costringere le famiglie a mandare a scuola i propri figli fuori dal territoriale comunale. Tanto più in questi tempi contrassegnati da restrizioni economiche che impongono alle famiglie sacrifici significativi pur di poter assicurare una formazione d’eccellenza ai propri figli.
Quanto mai iniquo appare oggi far sopportare alle famiglie, oltre che il costo assai oneroso dei libri di testo in uso alle scuole superiori, anche quello del trasporto per una destinazione diversa da quella di a Nardò. Senza contare- ha aggiunto- che lasciare sprovvisto il Liceo Scientifico di Nardò dell’importante indirizzo significherebbe sopportare un costo anche in termini di maggior inquinamento atmosferico perché costringerebbe centinaia di studenti, che ben potrebbero invece raggiungere a piedi o in bicicletta la scuola prescelta, all’uso di mezzi di trasporto, pubblici e/o privati, per riuscire a frequentare l’istituto selezionato. Queste stesse argomentazioni sono state recepite ed accolte dall’amministrazione provinciale che nell’adottare, a dicembre scorso, la delibera per il dimensionamento scolastico per l’anno 2014 -15 ha dato via libera alla registrazione dell’opzione Scienze Applicate. Ci attendiamo altrettanto dalla Giunta regionale.”
L’assessore Alba Sasso, da parte sua, ha annunciato che la proposta di delibera per il dimensionamento scolastico non sarà all’esame della Giunta prima di martedì e che la richiesta del Galilei di Nardò è già da giorni alla sua attenzione.
L’assessore regionale ha assicurato che la sua proposta terrà conto, ovviamente, di tutte le mozioni presentate, compresa quella proveniente da Nardò.
Il sindaco Marcello Risi, a commento della vicenda che da giorni tieni sulle spine tantissime famiglie della città di Nardò, non ha risparmiato critiche all’operato di alcuni sindacalisti che in queste ultime ore, nell’ambito del loro ruolo consultivo, avrebbero forzato alcune situazioni pur di garantire qualche posto di lavoro in scuole non di Nardò.
“Ritengo – ha dichiarato il primo cittadino di Nardò – “fuori luogo, sconsiderate ed irrazionali le posizione di quei sindacati che temo abbiano agito in questa vicenda mossi dall’interesse di garantire la conservazione forzosa di alcune cattedre in città diverse da Nardò. Se così fosse non sarebbe la prima volta che i sindacati si piegano davanti a ragioni diverse da quelle dell’interesse generale.”