NARDO' - Ultime ore per la vecchia giunta, pochi giorni per vedere uno o due fiocchi rosa nell’esecutivo del sindaco Marcello Risi. A meno che il primo cittadino non voglia rischiare di lasciare tutto così com'è.
Gli ultimatum al primo cittadino arrivano a ripetizione come anche le richieste di intervenire per cambiare la squadra. Ma non si tratta solo di un esercizio di politica ma di necessità: il gruppo delle civiche federate, tutto o in parte, ha annunciato che darà l’appoggio esterno se le cose non cambieranno. Non solo: una norma, intervenuta da pochi giorni, obbliga gli enti territoriali ad approvare il bilancio di previsione entro fine febbraio.
Ciò significa che Risi non può tergiversare e prendere tempo altrimenti l’Amministrazione potrebbe essere intralciata da una maggioranza sfilacciata e disposta a farsi del male da sola. Così il sindaco dovrà, per forza, ascoltare i suoi che sono, in maggioranza, contrari all’azze - ramento, in particolare Udc, Nardò per Risi, Partecipa, Pd e Progetto Nardò.
Favorevoli all’azzeramento sono gli uomini di Nardò Insieme - Io Sud, ormai pronti all’appoggio esterno. Il sindaco potrebbe risolvere rispettando l’impianto originario di un assessore per lista con l’assegnazione delle deleghe dell’assessorato lasciato da Sel (Lavori pubblici) e con la riassegnazione di quelle che dovrà lasciare Giuseppe Fracella (Servizi sociali).
Nonostante il suo ottimo lavoro, infatti, l’as - sessore di Io Sud dovrà abbandonare perché aveva concordato con la componente di Nardò Insieme (la lista era comune) il passaggio di testimone a metà mandato. Gli uomini del futuro esecutivo, dunque, potrebbero essere Flavio Maglio (in quota Udc), Carlo Falangone(Nardò per Risi), Maurizio Leuzzi (Partecipa), Giuseppe Tarantino (Progetto Nardò – Ncd). Una donna (si parla di un giovane avvocato vicino all’ex segretario dell’Udc, Marcello De Pace) rappresenterebbe il gruppo degli ex Udc Sergio Orlando e Francesco Personè, cui si era aggregata anche la ex di Partecipa, Mariella De Trane.
Un’altra donna, si parla di un medico fortemente impegnato nel sociale, potrebbe sostituire Fracella, o, in alternativa, un ingegnere con alle spalle una piccola esperienza da amministratore. E Giancarlo Marinaci? L’assessore ex Udc sarebbe “in salvo” perché non esiste motivo, pur non avendo copertura numerica in Consiglio, per sostituirlo e per alterare pericolosamente equilibri.