NARDO' - La "rivoluzione" renziana e generazionale non può essere ignorata in periferia. Anche in città c'è chi se ne sta accorgendo.
Sinistra ecologia e libertà e «Noi X Nardò» potrebbero essere i nuovi “ingredienti” per ridare smalto all’attuale Amministrazione comunale. L’operazione di una riscossa identitaria, messa in atto da ben sette consiglieri comunali di maggioranza, che si riconoscono chiaramente nell’area di centrosinistra e dintorni, ha dato fiducia al gruppo.
Ed ora si pensa già di allacciare rapporti e consolidare legami con quanti, sempre di centrosinistra, sono stati emarginati o dimenticati. Nel gruppo dei sette ci sono, del resto, figure tra le più affidabili per la coalizione, mai nemmeno sfiorate dalla tentazione di cambiare casacca: il vicesindaco Carlo Falangone e l’assessore Maurizio Leuzzi, il presidente del Consiglio Antonio Tiene (non eletto con Risi, ma in maggioranza per fedeltà al Pd), bandiere inossidabili come Antonio Cavallo, consiglieri responsabili come Rocco Luci, Daniele Parisi, Gianni Gaballo, Roberto My, Maria Antonietta Coppola.
L’immediata operazione, già in corso, è di infittire il dialogo con «Partecipa» e il suo leader Riccardo Leuzzi e aprire decisamente a Sel (attualmente il partito ha due “cuori” che battono a Nardò) e ragionare con «Noi X Nardò » di Mino Natalizio e Paolo Maccagnano, coerentemente all’opposizione dopo aver perduto le elezioni.