NARDO' - Il sindaco annuncia, contestualmente alla presentazione della nuova giunta, otto incarichi particolari ad altrettanti consiglieri comunali. Si tratta di "minideleghe" su problemi specifici. Daniele Piccione (Semplicemente neritini) respinge al mittente definendo l'offerta come "un'elemosina". L'ex capogruppo del Pd (perché si è dimesso dal ruolo) ci scrive una lettera.
Leggo oggi sui mezzi di informazione di essere stato insignito,"a mia insaputa", di una delega riguardante le politiche della promozione della salute annunciata dal sindaco in occasione della presentazione della "nuova" giunta comunale.
Stessa sorte è capitata ad altri colleghi consiglieri comunali. Ad onor del vero nella conferenza stampa il sindaco ha dichiarato che chiederà ai consiglieri comunali di occuparsi di settori specifici e questo implicitamente sta a significare che non vi era nulla di concordato.
Per quanto riguarda la mia persona avevo già esplicitato al sindaco, quando gli ho comunicato le mie avvenute dimissioni da presidente del gruppo consiliare del PD a seguito delle tristi vicende del congresso cittadino, la mia indisponibilità ad assumere deleghe particolari in attesa di vedere la ricomposizione della giunta e la programmazione che la stessa si proponeva di effettuare per il restante scorcio di legislatura.
Alla luce di quanto enunciato nella conferenza stampa dal sindaco e visto il nuovo assetto della giunta mi sento di ribadire, con più forza, la mia indisponibilità a tale incarico. Nei 14 punti programmatici presentati con tanta enfasi non vi è un minimo accenno ai gravi problemi che i nostri cittadini sono costretti ad affrontare per la mancanza di una buona organizzazione sanitaria sul territorio.
Riguardo alla ricomposizione della giunta esprimo un giudizio negativo in quanto vedo sempre di più spostato l'asse politico verso il centro destra anche se camuffato dal paravento del partito democratico ri-costruito dal sindaco a propria immagine e somiglianza. Non erano queste le mie aspettative e non mi sento di avvallare queste decisioni.
Era stata richiesta al sindaco una rimodulazione delle deleghe assessorili volta a sanare alcuni punti deboli emersi in questi tre anni ed a riconciliare il rapporto tra giunta, società civile ed associazioni presenti sul territorio.
Era stato chiesto al sindaco di sostituire il dimissionario assessore Renna con una personalità, da lui scelta, che fosse di chiaro riferimento all'elettorato di sinistra che tanto ha contribuito alla sua elezione a sindaco.
La risposta è nei fatti.
Dopo attenta riflessione rivedrò la mia posizione in consiglio comunale anche per riconciliarmi con me stesso e con i 400 elettori che hanno creduto in me e che in questi tre anni di amministrazione mi hanno visto, in buona fede e per spirito di squadra, accondiscendente anche verso decisioni non sempre pienamente condivisibili.
Rocco Luci
Consigliere comunale