NARDO' - Dopo questa lettera pare inevitabile che nelle prossime ore il gruppo di Partecipa si possa ritirare dalla maggioranza. Non è un problema di poco conto perché il gruppo è tra i più "coperti" dell'intero Consiglio comunale: dispone di un assessorato molto pesante (Urbanistica e Pug a Maurizio Leuzzi), della presidenza di una commissione consiliare (Roberto My), di un capogruppo con delega "senza portafoglio" (Antonio Cavallo) e della presidenza della farmacia comunale (Giuseppe Spano). Se il coordinatore Riccardo Leuzzi verrà immediatamente ascoltato dai suoi, si presume che ci sia un accordo tra i componenti di Partecipa, già dalla prossima giunta o dal prossimo Consiglio verrebbe meno uno dei pilastri che hanno fondato questo governo cittadino.
DOCUMENTO DI PARTECIPA 11/3/2014
In esito alla composizione della Giunta e dei punti programmatici del Sindaco
Il sistema dei Partiti voluto dalla Costituzione è da tempo superato e tuttavia resta l'oggetto del desiderio dei politici solo come strumento per raggiungere il potere. Un esempio per tutti: Renzi conquista il PD solo per giungere sfacciatamente al Governo. In periferia si replica il sistema: Risi, mortificato dal PD che gli ha preferito De Pascalis, dalla posizione di Sindaco conquista il partito non solo per nuove scalate ma anche per comporre e ricomporre gli addendi della sua maggioranza ed avere mani libere nella gestione.
Appena eletto impose la saggia regola che le componenti della maggioranza e l'assetto di giunta sarebbe rimasto invariato nel tempo anche nel caso di cambio di casacca dei consiglieri. Ergo i due assessori in quota UDC, Maglio e Marinaci sarebbero rimasti tali in rappresentanza dei cinque consiglieri di partito. Il nuovo gruppo "Nardò nel cuore" nato da alcuni di loro non avevano dunque alcuna legittimazione a pretendere un nuovo assessore che invece hanno ottenuto nella pur ottima persona dell'Avv. Francesca De Pace, poiché erano già rappresentati dagli assessori Maglio e Marinaci giustamente riconfermati.
Al fine di evitare equivoci, una delegazione di consiglieri PARTECIPA e PD, tra cui il Vice Sindaco Falangone ed il presidente Tiene, aveva ribadito per tempo al Sindaco che gli equilibri politici all'interno della maggioranza non potevano essere strumentalmente stravolti e che l'assessorato lasciato da SEL non poteva che rimanere nella componente di sinistra con personalità di chiaro orientamento.
E' accaduto invece che Risi, nuovo deus del PD ha cambiato d'ufficio la casacca di Marinaci da UDC a PD, pretendendo così di riequilibrare la maggioranza a sinistra ed ha assegnato l'assessorato ex SEL ad una componente di centrodestra. Il tutto con il placet del Vice Sindaco Falangone evidentemente distratto dalla nuova corposa delega ai Servizi Sociali ottenuta "a sua insaputa".
PARTECIPA non intende più avallare simili manovre.
Abbiamo eletto Risi con una coalizione di liste civiche e con i partiti di sinistra. Ed ora che le civiche Io Sud-Nardò insieme e Progetto Nardò si sono evolute a destra, tradiremmo i nostri elettori se facessimo finta di niente.
Ma c'è di più. Il Sindaco ha ritenuto, a metà mandato di rinnovare le sue "promesse" programmatiche ad oggi disattese, dimenticando gli impegni più seri per i quali l'abbiamo sostenuto.
- La tutela della salute: dopo il triste epilogo dell'Ospedale, solo un inutile protocollo d'intesa con la Regione;
- La difesa dell'ambiente: si è promossa la discarica di amianto: nulla per il risanamento di Castellino e per la raccolta differenziata;
- Il Piano Urbanistico Generale (P.U.G.): non sembra più interessare al Sindaco che ne ha solo frenato l'iter;
- La valorizzazione del centro storico: ne ha annullato financo la delega;
- La riorganizzazione degli uffici comunali: ad oggi assolutamente nulla nei settori urbanistica, ufficio tributi e ufficio gare;
- I concorsi e le selezioni per le assunzioni: ad oggi solo incarichi ad personam, spesso inutili.
Eppoi nessun cambiamento nella gestione della cosa pubblica per la quale PARTECIPA ha sempre chiesto discontinuità.
Nessuna voglia di controlli sugli appalti e sui servizi pubblici; nessuno risponde dei danni alla cosa pubblica. Nessuna collegialità nelle decisioni in Giunta, nessun coinvolgimento dei gruppi consiliari, tanto meno dei partiti e delle liste.
Un uomo solo al comando, senza quei benefici che una maggiore condivisione porterebbe alla Città.
In questa situazione, quale coordinatore del gruppo, non mi resta che invitare gli amici impegnati a tutti i livelli a valutare se sussistono ancora le condizioni per la partecipazione organica alla maggioranza.
Il coordinatore
Riccardo Leuzzi