LECCE - Questo pomeriggio alle 18 nell'aula SP2, Ex-Sperimentale Tabacchi, via F. Calasso 3/a, Università di Lecce, si terrà la conferenza-assemblea aperta “AGRICOLTURA BENE COMUNE!” L’iniziativa fa parte del percorso che il gruppo “Agricoltura Bene Comune” ha intrapreso per difendere e valorizzare l’agricoltura contadina, con la consapevolezza che la terra è una risorsa economica, sociale e ambientale, e in quanto tale una fonte di impiego, di relazioni e di biodiversità. E' un'iniziativa dove saranno presenti cittadini neritini e produttori locali, tra cui anche l'Associazione Casa Biho. Le prossime iniziative, fa sapere Gianni Casaluce, ideatore del progetto Casa Biho, saranno organizzate molto probabilmente a Nardò.
La serata prevede la proiezione del documentario “Genuino Clandestino” realizzato dal collettivo InsuTV, Campi Aperti, terra terra e Ragnatela Autoproduzion su esperienze di lavoro e resistenza di giovani contadini, allevatori, produttori e artigiani.
Ecologia, terra, Terra, Territorio, Paesaggio, Guerrilla gardening, Distretti di economia solidale, Gruppi di acquisto solidale, Biodiversità, Critical wine, Genuino clandestino, Nocività, Immaginario, Lavoro/Produzione/Consumo critico, Sensibilità planetarie, General intellect, Tracciabilità dei prodotti e dei prezzi, Orti comunitari, San Precario, Agricoltura contadina, NO-OGM, Multinazionali, biologico, Acqua bene comune, Permacoltura, Neurogreen, Critical mass, …
A partire da questi temi, il progetto Agricoltura Bene Comune vuole costruire un progetto di alternative concrete per il territorio, per la salvaguardia dell’agricoltura contadina, del paesaggio...
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Un po' di storia. Nato nel 2011, il progetto in progress Agricoltura Bene Comune ha organizzato la “Festa dei contadini/Festa di tutti!”, il 5 agosto a Sannicola; l’assemblea “Giustizia in agricoltura, giustizia per l’agricoltura”, e oltre 20 incontri/assemblee sul territorio salentino, dedicati alla sensibilizzazione sui temi trattati.
L’agricoltura è un bene comune, così come l’acqua e l’aria. Un’ecologia sociale deve partire dall’agricoltura contadina che valorizza la biodiversità, che racchiude dentro ai propri obiettivi anche il paesaggio naturale e la sua preservazione. Lo sviluppo equilibrato di agricoltura contadina, turismo, cultura, è la chiave di volta per la valorizzazione del territorio e non la sua depauperazione, causata invece da monocolture, turismo irresponsabile, svendita del territorio. Per difendere il lavoro dei piccoli contadini, per cercare soluzioni alternative alle contraddizioni che viviamo e per impollinare nuove pratiche economiche, sociali e ambientali, Agricoltura Bene Comune si propone di coinvolgere studenti, disoccupati, ricercatori, migranti, professionisti, attivisti, mediattivisti, creativi e non ultimi i consumatori critici, attori che possono chiudere un circuito virtuoso tra produzione e consumo.