EUROPA - Non vi preoccupate, la vostra cara PortadiMare non va da nessuna parte. Ma Caparezza ha ragione, è inutile negarlo: da qua se ne vanno tutti, e spesso nemmeno vi fanno ritorno. I programmi europei permettono ai giovani di ogni età di spostarsi con crescente facilità. E' un bene? Ovviamente sì. Solo per loro? Ovviamente no.
Sarebbe senza dubbio egoistico tenere per sé un bagaglio di esperienze e testimonianze notevole come quello che può vantare uno studente universitario in viaggio per l'Europa grazie al progetto Erasmus+ 2014/2020. E' per questo che nasce sul vostro giornale web di riferimento la rubrica Erasmus Generation, che da ora in poi riconoscerete sotto l'etichetta/hashtag #erasmusgen posta prima di ogni articolo.
Dal paese nel mondo al mondo nel paese
Molti studenti neritini si trovano per un periodo più o meno lungo "in trasferta" presso varie istituzioni universitarie (e non solo) in giro per il Vecchio Continente. Dal Baltico all'Atlantico, un numero non trasburabile di studenti sta trascorrendo, ha trascorso o trascorrerà uno o più semestri di studio all'estero. Abbiamo chiesto loro di spiegarci, in prima persona, cosa succeda al di là delle Alpi e oltre la linea di orizzonte in cui si perde il nostro splendido mare. Dalle fasi di ambientamento alla vita quotidiana, dal lavoro ai viaggi, dallo studio allo svago, gli studenti (si) racconteranno e creeranno un diario di viaggio tra costume e società attraverso esperienze, fotografie e racconti interessanti di mondi lontani.
La nostra rubrica non avrà la classica cadenza periodica che potreste aspettarvi: sarà infatti gestita a mo' di blog, pubblicando i contributi che ci arrivano nel momento in cui vengono prodotti. Ma preparatevi a leggerne delle belle dalla Spagna all'Estonia, passando per Belgio e Germania, in tutte le salse e di tutti i colori.
Non aspettatevi la Luna; aspettatevi l'Europa.