NARDO' - La singolare situazione della villetta di via Giovanni XXIII Scarsa manutenzione ed erbacce dappertutto. Chi ha in agenda il compito di dover intervenire periodicamente?
No, i bambini no! Soprattutto per loro e per gli anziani, non si può lasciare una villetta così! (…aiutatevi con le foto). E con la stranezza di averla finalmente voluta realizzare per poi quasi stancarsi di essa e non tenere conto che quell’area verde richiede manutenzione, pulizia, e le necessarie dotazioni. Cosa, dunque, succede alla villetta di via Giovanni XXIII, bella senz’altro e con preziose piante di magnolia? Quello che purtroppo si verifica per altre analoghe situazioni. Vale a dire, che il verde viene considerato non un bene fondamentale di cui non poterne fare a meno, ma quasi un optional. Utile se c’è, ma se manca da non farne un dramma. Infatti, proprio in quella via sono seccati diversi alberi, ma mai che a nessuno sia venuto in mente che dovevano essere rimpiazzati. E con la richiesta mai soddisfatta di conoscere il responsabile/i di un tale intervento; anche la possibilità di vederli bene in faccia, sapere se la cosa dipende direttamente dall’amministrazione oppure da qualche azienda incaricata ad hoc. Alla fine, converrete, i termini della questione non cambiano, restano inalterati e fanno dire che non bisogna così comportarsi, soprattutto perché in quell’area giocano i bambini e non pochi anziani amano intrattenersi, cosa che s’è vista nelle tante giornate di calura.
Allo stato attuale l’area si presenta molto trascurata a causa di erbacce infestanti, mancanza di pulizia. Fors’anche per questo motivo, negli ultimi tempi , anche insolitamente poco frequentata. S’è messa di mezzo anche una rumorosissima giostrina, una girandola metallica che diverte molto i bambini, ma è successo che nel tempo si sia sgangherata, pare che alcuni perni abbiano … abbandonato il loro posto, emettendo un fastidioso rumore. Non chiederete certo ai bambini di non più usarla per questo motivo! Anche perché la cosa è stata segnalata senza che qualcuno prendesse a cuore la cosa. Perché, poi, volendo introdurre una questione che ritengo fondamentale, come si fa a interessare il responsabile di una tale questione? Qui, davvero, nessuno saprebbe rispondere, a cominciare dal sottoscritto che pure ha una qualche esperienza in fatto di rapporto con l’amministrazione pubblica. E dunque, prepariamoci a qualche rudimento didattico: per la villetta di via Giovanni XXIII, così trascurata, cosa dobbiamo fare? Scriviamo al sindaco? Scriviamo all’assessore …al ramo? Telefoniamo? Segnaliamo? Cosa che è stata anche fatta, ma senza risultato alcuno.
Scriviamo un articolo di giornale? Anche questo viene fatto, peccato che a leggere siano sempre meno e non sanno cosa poi succede in giro. Menomale che c’è gente che nutre ancora fiducia nella stampa; lo vedo dal fatto che spesso vengo interpellato per scrivere qualcosa di loro interesse. Ci sarebbero anche i post della rete, ma anche lì si ha a che fare con molto divertissement. Insomma, qui viene chiamato in causa il rapporto cittadino-istituzione, fortemente sbilanciato a favore di quest’ultima, che tira dritto come un treno e non bada più a nulla, se non per quanto si bisbiglia nel suo recinto.
E’ davvero penoso che si debba ogni volta elemosinare un intervento, fosse quello per chiudere la buca di una strada dissestata ( a proposito, fatevi un giro della città per avere un’idea della situazione!) oppure per una siepe o albero in cattive condizioni. Apriti cielo! Qualcuno che sappia indicare la “procedura” da intraprendere? Quanto tempo si dovrà aspettare. Chi chiamare in causa. Chi conosce qualcuno che potrebbe fare qualcosa. Chi in passato si è distinto per aver risolto un problema. Chi della nostra cerchia che con una telefonata potrebbe smuovere le acque. Chi, finalmente ( potrebbero passare settimane e mesi) dovremo ringraziare per aver finalmente visto la luce!
Beninteso, sono cose che non succedono solo Nardò, e dicendolo, anche per far capire che non ce la prendiamo solo con loro. Però, qualcuno di questa amministrazione ( se lo facciano meglio raccontare dai loro padri) deve aver fatto il militare. Ebbene, nei servizi ordinari c’era quello chiamato “Minuto Mantenimento”; una sorta di “pronto soccorso” per piccole attività, manutenzioni specificamente nel settore degli immobili, ma anche molto altro, comunque tutte importanti al funzionamento della caserma. Si chiamava il Minuto Mantenimento e loro sapevano cosa fare. Piccoli interventi di manutenzione, lavori artigianali di diverso tipo.
Insomma, un meccanismo che si potrebbe ben ripristinare a Nardò. Un ufficetto a parte con tanto di cellulare sovrimpresso. Sarebbe servito per la nostra villetta di via Giovanni XXIII. Immaginando la scena nel modo seguente: il telefono ha trillato e ci hanno chiesto il motivo della chiamata. Abbiamo spiegato ogni cosa e loro ci hanno assicurato che il giorno dopo sarebbero intervenuti. Cosa che hanno fatto. Tanta è stata la contentezza di bambini e anziani della villetta di via Giovanni XXIII, quando hanno visto quegli operai all’opera. Per tutto il tempo non hanno fatto altro che ammirare il loro bel lavoro!
LUIGI NANNI