NARDO' - "Il risultato raggiunto - sottolinea De Razza - deve considerarsi però, non un punto di arrivo, ma un punto di partenza per un processo di tutela degli ammalati della nostra terra, che deve vedere impegnato un numero sempre maggiore di cittadini oltre a quelli che attualmente si prodigano per il raggiungimento degli obiettivi dell’associazione”.
Nel 2011, i donatori della sezione neritina della Fidas hanno effettuato 1515 donazioni, di cui 1480 di sangue intero e 35 in aferesi. I donatori attivi al 31 dicembre risultano 1241 e di questi 299 sono giovani con età inferiore ai 28 anni mentre 251 sono quelli che nell’anno 2011 hanno effettuato la prima donazione. Confrontando i dati del 2011 con quelli dell’anno precedente, si riscontra un aumento delle donazioni effettuate pari a 108 unità ed una ulteriore crescita dei donatori attivi. Obiettivi per il futuro? “Crescere ancora e sostenere - conclude De Razza -, la riattivazione dell'Unità di raccolta nell'ospedale di Nardò”.
LA RELAZIONE INTEGRALE
E' opinione comune oramai che il sangue di ogni donatore vale oro, perché ogni singola donazione contribuisce all'autosufficienza nazionale, alla produzione di farmaci plasma derivati, alla terapia trasfusionale che quotidianamente aiuta a vivere migliaia di pazienti.
Il volontariato finalizzato al dono del sangue, cresciuto numericamente in questi ultimi anni, ha consapevolmente compreso la necessità di organizzare la propria azione per rispondere alle necessità della collettività.
Il 2011, anno di riferimento dei dati statistici della presente relazione, su un totale di 12234 unità raccolte nelle 26 sezioni afferenti alla FIDAS Leccese, i donatori della nostra sezione hanno effettuato 1515 donazioni, di cui 1480 di sangue intero e 35 in aferesi. Di queste ultime, 32 risultano di plasma e 3 di multicomponent. I donatori attivi al 31 dicembre 2011 risultano 1241 e di questi 299 sono giovani con età inferiore ai 28 anni mentre 251 sono quelli che nell'anno 2011 hanno effettuato la prima donazione.
Confrontando i suddetti dati con quelli dell'anno precedente, si riscontra un aumento delle donazioni effettuate pari a 108 unità ed una ulteriore crescita dei donatori attivi di 98 aderenti. Sicuramente quanto prodotto dalla nostra sezione cominciano ad essere numeri rilevanti, numeri che indiscutibilmente hanno contribuito all'autosufficienza del Servizio Immunotrasfusionale dell'Ospedale di Lecce durante i mesi invernali, ma non del tutto nei mesi estivi.
L'obiettivo che ci eravamo preposto all'inizio dello scorso anno è stato centrato, una conferma complessiva, anzi, un consistente miglioramento del dato già eccezionale conseguito nei precedenti anni. Tutto questo è per noi motivo di orgoglio, soddisfazione, gratitudine verso i tanti nostri donatori che si sono prodigati. Siamo convinti che ancora una volta sapremo dare il meglio di noi, per non deludere tutti quegli ammalati che hanno riposto nelle nostre mani la propria salute.
Il risultato raggiunto deve considerarsi però, non un punto di arrivo, ma un punto di partenza per un processo di tutela degli ammalati della nostra terra, che deve vedere impegnato un numero sempre maggiore di cittadini oltre a quelli, numerosissimi, che attualmente si prodigano per il raggiungimento degli obiettivi dell'associazione. Il nostro impegno sarà alto e forte così come la passione e l'entusiasmo per continuare sulla strada tracciata.
Il 2011 ha visto la chiusura delle attività nell'Unità di Raccolta del Presidio Ospedaliero di Nardò, purtroppo dovuta, a seguito della constatata assenza dei requisiti necessari a sostegno dell'incolumità del donatore nell'esercizio del suo mandato associativo, e, fortunatamente, solo per consentire l'acquisizione di tutte le attrezzature contemplate nelle recenti normative regionali e nazionali per l'espletamento di una corretta e sicura terapia trasfusionale. Sicuramente la chiusura di questa struttura ha determinato una mancata ulteriore crescita dei numeri innanzi riportati. Comunque, contatti quasi giornalieri con la Direzione sanitaria dell'ASL di Lecce per seguire il complesso iter approvativo dell'Unità di Raccolta, ci fanno sperare in una positiva e rapida riapertura di quella che noi riteniamo un indispensabile mezzo che può supportare le potenzialità donazionali della nostra collettività associativa.
A T T I V I T A'
Quella che rappresenta la finalità principale della nostra Associazione è la diffusione della pratica della donazione di sangue in forma anonima, gratuita, volontaria, periodica e responsabile, quale atto di umana solidarietà". A tal fine il Consiglio Direttivo, oltre alle continue campagne di sensibilizzazione su tutto il territorio comunale, ha da sempre ritenuto profondere maggiore impegno nel settore scolastico che, nella fase principale della formazione dell'individuo, tenta di inculcare una educazione sociale rappresentata dalla cultura del dono. Così anche nel 2011, come negli anni precedenti, in tutte le scuole medie superiori di Nardò, è stata fatta una campagna di sensibilizzazione prevalentemente tra i ragazzi maggiorenni e, a distanza di pochi giorni da questi incontri sono state organizzate delle emoteche dedicate, nel corso delle quali sono state effettuate soddisfacenti raccolte.
Inoltre sono state mantenute tutte quelle procedure utilizzate negli scorsi anni per comunicare le giornate di raccolta.
La presenza dei Dirigenti della nostra Sezione, nell'anno 2011, è stata costante e nutrita negli impegni associativi sia a carattere comunale, provinciale e nazionale. Inoltre:
il 13, 14 e 15 maggio, una nostra delegazione ha partecipato alla sfilata nazionale del donatore di sangue in occasione del Congresso Nazionale FIDAS svoltosi a Parma;
il 5 giugno presso il ristorante "Antica Rudiae" in Lequile, abbiamo organizzato il pranzo sociale della nostra Sezione, che ha visto la partecipazione di oltre 270 persone;
l' 11 settembre, l'attività per il sociale nella manifestazione del "Premio Battisti", è stata dedicata alla FIDAS di Nardò. In tale organizzazione la nostra associazione ha partecipato come collaboratore;
nella serata del 13 ottobre ha avuto corso la manifestazione "FIDAS in FESTA", realizzata in piazza Salandra. Una serata musicale che ha visto l'alternarsi di cinquanta artisti tra cantanti e cabarettisti;
il 30 ottobre si è svolto in Nardò, presso l'Oasi Tabor, il corso di formazione per quadri dirigenti FIDAS Provinciale, con la partecipazione di 18 su 26 sezioni e con oltre 60 delegati.
il 5 e 6 novembre, anche se con mandato provinciale, ho partecipato all'Interregionale FIDAS svoltosi a Napoli;
ed ancora, la domenica delle Palme e il 26 dicembre, festività di Santo Stefano, la nostra sezione ha offerto il pranzo ad alcune famiglie indigenti. Presso il salone parrocchiale della chiesa di Santa Maria degli Angeli appositamente allestito per l'evento, previo invito ai poveri da parte di Don Giuseppe Raho hanno effettuato un lauto pasto complessivamente oltre 120 persone.
Oltre a quanto sopra, tanti e tanti altri sono stati gli impegni che hanno visto presente e attiva la FIDAS-Nardò. Alla nostra Associazione, e non solo a livello comunale, per quanto e come operato, riconoscono attestati di stima e di apprezzamento, consolidando così, giorno dopo giorno, una immagine di forte e trasparente organizzazione di volontariato.
E S I G E N Z E e P R O G R A M M I
L'esigenza principale della nostra Associazione, al pari delle altre, è quella di riuscire ad interagire con i giovani, capire le loro esigenze, le loro aspirazioni, e, da queste, cercare di creare degli stimoli che consentano loro di recepire, di riflesso, una cultura della solidarietà e responsabilità sociale. E questo per far sì di riuscire a creare un sempre maggiore numero di donatori ed un potenziale ricambio associativo professionale.
Altra esigenza a supporto per una rilevante crescita associativa, è la sospirata attivazione dell'Unità di Raccolta presso l'Ospedale di Nardò, da tanti anni inseguita, che potrà consentire ai nostri concittadini di svolgere, durante i giorni feriali, il proprio mandato associativo.
C O N C L U S I O N I
Con un senso di umana soddisfazione, che deriva dal vedere la nostra associazione una organizzazione matura e responsabile, in grado di dare servizio avendo l'interesse di interpretare al meglio la domanda di tutela e l'esigenza di garanzia dell'ammalato e del sistema sanitario in genere, rinnovo, a quanti giornalmente si prodigano con umiltà, disponibilità, presenza e abnegazione, per l'espletamento del nostro mandato sociale, un grazie per quanto ad oggi fatto, consapevoli che il nostro è un sodalizio che rispetta e dà la vita.
Un caloroso e sentito ringraziamento a tutto il Consiglio Direttivo e a quanti hanno fattivamente con esso collaborato nell'intento di diffondere la cultura del dono, il tutto con dialogo, disponibilità, confronto e competenza, quale si addice ad un volontariato professionale. Tutti insieme per un proficuo lavoro, sempre più convinti che donare il sangue è un diritto civico e morale in quanto atto che tende a garantire l'inalienabile diritto alla vita.
Grazie ancora a tutti.