NARDO' - Accompagnati da un operatore sanitario di lungo corso, abbiamo fatto un giro al San Giuseppe Sambiasi. Una struttura integra e all'avanguardia che la miope politica sanitaria della Regione Puglia, con l'amministrazione Risi che "sonnecchia" sulla questione, ha ormai "demolito".
Lo stupore maggiore lo abbiamo provato, però, visitando il reparto di Lungodegenza. Un reparto, salvato dal Piano di Riordino del 2008 e stroncato (come il resto dell'Ospedale) dal Piano Sanitario del 2010, e di recente oggetto di costosi lavori. Lavori che sarebbero costati 200.000 euro circa per Adsl, telecamere in ogni stanza, impianti idraulici ed elettrici.
Un reparto che presto chiuderà, inutile ricordarlo. 200mila euro, quindi, buttati al vento, insieme ad un altro fiume di denaro speso per Pediatria e per le sale mortuarie. Milioni di euro volatilizzati dietro una politica sanitaria regionale schizofrenica e costantemente alla ricerca di un risparmio che nei fatti si tramuta in spreco e che non va certo incontro al bisogno di salute dei cittadini.
Su scempi del genere e sprechi d'ogni tipo, in altri Comuni, come nel recente caso di Gallipoli, si sarebbero rivoltati e c'avrebbero costruito su centinaia di puntate de Le Iene piuttosto che di Striscia la Notizia. Purtroppo la denuncia e l'indignazione sembrano ormai materia per pochi. Assodato che ormai il San Giuseppe Sambiasi chiuderà integralmente e che nessuno fa nulla per opporsi, a partire dal nostro primo cittadino che in campagna elettorale prometteva mari e monti su questo come su altri argomenti, ci piacerebbe sapere come gli anziani di Nardò potranno raggiungere per una visita o un controllo Copertino o Galatina se sprovvisti di mezzi di locomozione propri o senza parenti o amici disponibili.
Il sindaco avrebbe dovuto dimettersi per il fallimento di uno dei punti principali del suo programma elettorale: la riapertura dell'Ospedale. Sappiamo benissimo che non lo farà ma si faccia perlomeno promotore, visto l'evidente fallimento delle sue promesse elettorali, di un tavolo con Ferrovie Sud Est, provincia di Lecce e privati per garantire collegamenti più intensi con i nosocomi di Galatina e Copertino e una tessera ad hoc per anziani e malati. Un anziano, da poco tempo neretino, e per una vita residente a Roma, sprovvisto di mezzi propri ci ha giustamente segnalato il problema. Si dia da fare almeno per questo. il nostro primo cittadino. I proclami via social network in perfetto stile sovietico contro "i nemici della città" servono a poco. Gli unici ad aver fatto male a questa Città e alla nostra gente sono stati i politici che, come lui, hanno promesso e non mantenuto, giocando sulle speranze dei cittadini.
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