NARDO' - "Il sindaco dei due pesi e delle due misure".
Da un lato fa giustamente le barricate in difesa del tribunale, dall’altro abbassa la “sbarra” dell’Ospedale. Infatti, il primo cittadino, mentre per il tribunale, sapendo di non “dispiacere” a nessuno, si erge a paladino della protesta, per l’ospedale difende la scellerata scelta della Regione che trasforma la struttura da nosocomio a maxi poliambulatorio.
Il sindaco Risi con le dichiarazioni odierne diffuse a mezzo stampa rivendica “il diritto del cittadino ad avere una giustizia vicina”, nella sua idea la sanità invece può essere lontana (?). Prosegue nel solito profluvio di parole affermando di aver inviato al ministero un “dossier dettagliato della struttura del tribunale di Nardò”, dichiarando di “voler vedere se si ha il coraggio, sulla base di uno studio meramente numerico condotto dalla commissione ministeriale che non tiene conto del dato reale di dismettere la struttura di Nardò tra le più belle e efficienti d’Italia e costata milioni di euro”. Strano! Le stesse motivazioni potevano essere sostenute per l’ospedale, ed invece…
Quando le colpe sono di Roma e del governo di “unità nazionale” il sindaco si esercita a sparare sulla Croce Rossa e torna “de sinistra”, quando gli errori sono del suo “amico Nichi” diventa improvvisamente “moderato”.
A una maggioranza comunale che fa orecchie da mercante davanti ai bisogni di salute dei cittadini, perorando solo le “cause” che non disturbano i Signori di viale Capruzzi, noi rispondiamo invitando i cittadini a partecipare numerosi alla protesta contro la chiusura dell’ospedale indetta per lunedì 25 giugno dal comitato Spes Civium.
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