NARDO' - Questa lettera è interessante perché rivela diverse cose: nonostante la macchina comunale sia stata "farcita" all'inverosimile con tanti nuovi assunti le cose sembrano essere peggiorate; la comunicazione, invece, non manca per niente quando deve essere propaganda politica a favore del sindaco pro tempore. PS: la qualità, professionale ed umana, della persona che ha tentato inutilmente di mettersi in contatto col Comune neritino è certificata. Si tratta, per altro, di un funzionario comunale che ha ricoperto incarichi al nord dove, evidentemente, si risponde al telefono.
“Buongiorno, siete in linea con la città di Nardò. Gli uffici sono a vostra disposizione dalle 9 alle 12…”.
Provate voi a testare la disponibilità telefonica degli uffici e a contenere rabbia e umiliazione.
Da giorni cerco di parlare con qualcuno senza alcun successo.
Non risponde il centralino, non risponde l’ufficio di polizia municipale, non risponde il protocollo, l’URP… non risponde nessuno.
Dopo tre giorni che tento disperatamente di parlare con un essere umano, mi hanno risposto dall’ufficio del sindaco fornendomi numeri “alternativi” della polizia municipale che, udite udite, suonano liberi ma non risponde nessuno anzi, dopo svariati tentativi, qualcuno evidentemente alza la cornetta e i numeri risultano improvvisamente occupati.
Mi chiedo se ai cittadini di Nardò sta bene tutto questo, mi chiedo come possa essere tollerato questo stucchevole menefreghismo dal Sindaco, dal segretario comunale, dai dirigenti, dagli assessori, da tutti i consiglieri comunali.
La performance della pubblica amministrazione si misura soprattutto dalla sua sensibilità e capacità e di interfacciarsi con la cittadinanza e dall’efficienza della sua struttura organizzativa.
Quando mancano, fatalmente crolla l’intera impalcatura, crolla il millantato snellimento della pubblica amministrazione con tutta l’insopportabile sicumera patinata della propaganda elettorale.
Non mi arrendo e resto sempre in attesa che qualcuno mi risponda senza balbettare scuse improbabili e soprattutto senza opporre ai cittadini “problemi” interni a un’organizzazione che ha tutto l’onere a suo carico per trovare soluzioni (comprese quelle disciplinari).