NARDO' - Carlo de Bartolomeis, studente del Liceo Scientifico Banzi di Lecce e nipote del compianto giudice Angelo Sodo, condivide l’operato dell’Amministrazione comunale, che, finalmente, ha aperto una nuova gara di vendita per l’ormai diroccato edificio.
Carlo de Bartolomeis, che trascorre le vacanze nella residenza estive di famiglia che sorge a pochi metri dall'ex istituto di biologia marina, esprime le preoccupazioni di tutti i residenti della strada, i quali, di notte, non possono più risposare tranquilli poiché orde di ragazzi irrequieti si posizionano lungo la strada chiusa al traffico.
Racconta di come sia difficile anche riuscire a salire a piedi lungo la ripida traversa, poiché, i frequentatori della zona non trasmettono assolutamente tranquillità. Vi è chi fuma gettando le cicche delle sigarette in pineta, chi urla imprecando disturbando la quiete pubblica e, soprattutto, chi tenta di entrare nel pericoloso edificio.
Va detto, dopo la chiusura con con alcune grate da parte del Comune, che sono meno i ragazzi che disturbano la quiete pubblica ma è impossibile tollerare anche i pochi ragazzi che non si arrendono, continuando a forzare anche le grate in ferro (davanti al cancello principale).
Sull’edificio è posto il cartello “Pericolo di crollo”, ma nonostante ciò non cessano gli atti vandalici e i tentativi di accesso tramite le finestre. Addirittura c’è chi presumibilmente pernotta all’interno, chi getta immondizia di qualsiasi tipo, confondendo lo spazio esterno con una discarica. L’edificio dismesso oramai da anni rappresenta un invito per coloro che vogliono bivaccare, bere, sporcare e fare anche alto di più grave. In particolare, i residenti delle ville che sorgono davanti all’ex istituto di biologia, oltre ai disagi causati dal disturbo della quiete pibbblica e della poca sicurezza garantita, devono affacciarsi e guardare da un lato lo splendido mare ionico e dall’altro lato l’immobile pericolante.
"Sono davvero contento, come credo tutti i domiciliati di via Montealto - dice il giovane Carlo - che questa situazione potrà risolvere i disagi a cui tutti noi residente siamo soggetti, sperando nel minor tempo possibile. Santa Caterina è una perla che affaccia sul mare Ionio, piena di turisti ogni anno ed è un vero peccato che, per l’incuria di questo edificio, si possa solo rovinare l’ambiente. Inoltre, lungo la strada principale, nonostante i verbali da parte della polizia locale di Nardò, che vedo molto più attiva quest’anno, i prepotenti della strada continuano a parcheggiare lungo la via, generando difficoltà per la svolta nella traversa a destra (dove sorgono l’edificio abbandonato e varie ville estive).
Sì immagini se, malauguratamente, dovesse verificarsi un incendio che cosa accadrebbe con tutte le abitazioni estive intorno, i pini secchi e le sterpaglie. Non credo che i mezzi di soccorso possano riuscire a salire, proprio a causa di questo non voler rispettare le regole e i divieti di sosta. Inoltre, ci tengo a dire che non solo non viene osservato un divieto, ma in caso di emergenza (di qualsiasi tipo) si ostacola l’intervento dei mezzi di soccorso. Via Montealto è una strada molto trafficata, paragonabile a via Sardegna, via Micca e via Cantù, poiché luogo di transito continuo di automobili. Bisognerebbe prestare molta più attenzione ai “furbetti” della strada che non rispettano i divieti di sosta. Sono fiducioso nell’amministrazione e voglio sperare che questo tentativo di vendita dell’ex istituto di biologia, non vada deserto come l’ultimo. Sono sicuro - conclude de Bartolomeis - che si riuscirà a trovare una soluzione migliore, rendendo utile la struttura. È impossibile pensare che in un luogo così suggestivo possa essere contrastato da un edificio pericolante in quello stato di degrado, per non parlare dell’ex campeggio che si sviluppa a pochi metri di distanza, anch’esso in abbandono da molti anni".