NARDO' - Il Consiglio comunale approva la mozione per l'abbattimento delle barriere architettoniche. All'unanimità. Ma quando due persone in carrozzella, soddisfatte per l'esito del voto, vanno via dall'aula consiliare, succede quello che non ti aspetti: la piattaforma montascale montata lungo la scalinata monumentale di Palazzo Personè si blocca e per far arrivare l'addetto, un geometra del Comune, occorre circa un'ora.
Veramente una brutta figura: questo benedetto ascensore, montato qualche anno fa e costato un bel po' di soldi, si incaglia spesso e volentieri ma l'altroieri ha voluto di nuovo proprio fare il protagonista.
Una volta si è bloccato e non ha fatto salire l'assessore dell'epoca Gino Prete; una seconda toccò al consigliere comunale Salvatore Donadei, sofferente per una distorsione alla caviglia, essere portato in groppa da un collega.
Questa volta, però, l'ha fatta proprio grossa perché le persone in carrozzella erano due, una delle quali proprio Vito Berti, segretario provinciale dell'associazione Sfida e promotore della mozione per l'abbattimento delle barriere architettoniche. In primis, si pensa, proprio nelle strutture pubbliche e di ampia fruizione.
Signorilmente sia Berti che l'altra persona non hanno fatto storie ma per recuperare il geometra del Comune con le chiavi per lo sblocco del marchingegno c'è voluta un'ora. Ogni volta che succede, però, si dice sempre che basterebbe qualcuno che sappia come sbloccarlo. Invece serve sempre il “reperibile” dei Lavori pubblici. Con il ripetersi degli inconvenienti come quello appena raccontato.
A margine va detto che le associazioni interessante e proponenti (Nardò Liberal, Centro studi Don Milani, Superamento handicap, Alla conquista della vita, Costruire Insieme, Avocad, Persone Down) hanno dimostrato con la mozione che gruppi di volontariato, organismi di carattere politico-culturale, rappresentanti del Consiglio e Giunta Comunale, possono collaborare per il raggiungimento degli obbiettivi di alto profilo sociale.