NARDO’ - Taglio del nastro per la «Saletta» di via Volta, la «Casa della cultura» pronta a «soddisfare i bollenti spiriti delle nuove generazioni». Con queste parole il vice sindaco, Carlo Falangone ha commentato, nella mattinata di venerdì, l’inaugurazione di questa struttura che torna a vivere mediante un progetto, già avviato dalla precedente amministrazione Vaglio, approvato e finanziato dall'Unione Europea e dalla regione Puglia con 700mila euro nell'ambito del programma, «Bollenti Spiriti» per lo sviluppo delle politiche giovanili.
«La Saletta deve diventare un punto di riferimento per i ragazzi che potranno far emergere il proprio talento con laboratori musicali, teatrali e culturali» aggiunge Falangone «Si organizzeranno dibattiti con le associazioni presenti sul territorio e a breve partirà il forum giovanile che va dai 16 ai 30 anni». E la scelta di ristrutturare la «Casina», donata dagli anziani proprietari alla collettività, mira a custodire le tradizioni, traendo linfa vitale per i ragazzi e le loro esigenze.
Dal «pozzo delle tradizioni» alle sale allestite ad arte e rese accoglienti con moderne attrezzature, un grande televisore a plasma, e agli angoli è stata posata della paglia per ricordare gli antichi fienili. Da non sottovalutare poi, la «posizione strategica» della Saletta, incastonata in periferia e a ridosso della strada che conduce alle marine. A tal proposito, il messaggio del sindaco Marcello Risi è stato chiaro: «Dico ai giovani di utilizzare questa struttura non solo per i loro bisogni, ma anche per la nostra comunità che deve essere in grado di portare avanti un cambiamento. Niente più pregiudizi per la zona 167 che merita di rinascere insieme al resto della Città».
I ragazzi, secondo il primo cittadino, sono più inclini a scelte coraggiose, «modificando il modus vivendi nell’agire quotidiano, nella mobilità cittadina e nel salvaguardare il territorio». Invoca inoltre, ad una «contaminatio» di idee e stili di vita, l’assessore ai lavori pubblici, Vincenzo Renna che ha evidenziato come questo laboratorio urbano possa «iniettare una visione di socialità partecipata concreta», un modo per sopperire a quelle solitudini multiple generate dai social networks. «Sarà utile anche presentare ai giovani l’enogastronomia locale – sostiene Alessandro Bonsegna – attraverso l’educazione al cibo». Ad occuparsi della gestione della Saletta, a seguito di un bando pubblico, sarà per i prossimi cinque anni l'associazione temporanea di scopo composta da Meridies, Project Lab, l’associazione culturale Ics e le Cantine Bonsegna.