NARDO' - Centro di Pma del “Sambiasi”, l’assessorato alla Salute intervenga tempestivamente e si esprima in maniera univoca sulle modalità di erogazione delle prestazioni sanitarie, dice il sindaco.
“Centro di procreazione medica assistita a Nardò, l’Assessorato alla Salute della Regione Puglia definisca al più presto lo strumento tecnico sanitario con cui erogare le prestazioni sanitarie.
Non vorremmo che il Centro di Nardò fosse penalizzato per il solo fatto di prevedere interventi che si esauriscono in day service ambulatoriale.”
E’ questo l’appello lanciato dal sindaco Marcello Risi all’indomani del blocco delle attività del Centro inaugurato solo nel febbraio scorso.
“Vorrei ricordare” ha continuato il sindaco “che il modello organizzativo ed operativo del day service ambulatoriale così come predisposto dalla Direzione generale della Al di Lecce è stato raccomandato dallo stesso Ministro della Salute in sede di razione al Parlamento dell’accordo Stato Regioni sulla stato di attuazione della legge 40 del 2004.
E’ divenuto urgente risolvere al più presto la questione legata alla perfezionamento del procedimento di autorizzazione per l’erogazione delle prestazioni e delle attività del Centro di procreazione Medica Assistita dell’Ospedale di Nardò.
Come Sindaco ho il dovere di chiedere all’Assessorato regionale alla Salute un intervento che in maniera univoca si esprima sulle modalità di erogazione dei pacchetti di prestazioni connessi alla Pma. Devo tutelare il diritto e le aspettative alle prestazioni di una lunga lista di attesa che vanta oltre 200 coppie, neritine e non. “