NARDO' - “44 gatti” cantava nel 1968 la piccola Barbara Ferigo al festival dello Zecchino d’Oro. A Nardò, dopo la delibera della giunta Risi nr. 96, si potrebbe riadattare il famoso motivetto in “44 cani”.
Era il 31 ottobre quando Risi e i suoi lanciarono, tra squilli di tromba e annunci roboanti (come nel loro stile), il “piano di sterilizzazione di massa dei cani con padrone”. Promotore della campagna l’assessore al randagismo, Fracella. Una campagna che, a sentire i diretti interessati, sarebbe stata in grado di contribuire a risolvere il problema del randagismo.
Il piano prevedeva un esborso di 50 euro con fondi regionali e altri 20 euro a carico del privato cittadino proprietario dell’animale. Ad effettuare la campagna due veterinari del posto: uno dei quali Antonio Vaglio, l’ex sindaco tornato ad occuparsi di animali a tempo pieno.
Ma a rendere paradossale la vicenda è la somma stanziata per quella che ci è stata presentata come una “campagna di sterilizzazione di massa”: 2.200 euro! Somma utile ad operare appena 44 cani, appunto! Una cifra ridicola a fronte di un fenomeno, quale quello del randagismo, ormai endemico e che non viene assolutamente scalfito dall’iniziativa in questione. L’iniziativa, inoltre, non è nemmeno ancora partita tra le numerose proteste dei cittadini. Dei fondi regionali, infatti, ancora nemmeno l’ombra. 44 bestiole che non si capisce bene, inoltre, come saranno selezionate tra la platea delle aspiranti. Insomma il virus della propaganda, di cui sembra essere “portatore sano” il sindaco Risi, stavolta ha contagiato Fracella.
Pippi Mellone
Futuro e Libertà per l'Italia