NARDO' - Non c'è più pace per il Partito Democratico. Ora anche questa tegola: secondo la commissione provinciale di garanzia alcune persone non avrebbero potuto votare.
L'immagine è a pezzi. Quella di un gruppo dilaniato con burattinai che dal nord al sud del Salento influiscono sulle vicende neritine.
Sono lontani i tempi, pensiamo al 2013, in cui una persona con gli attributi come Marcello Risi ebbe la forza di sospendere le operazioni di voto per inquinamento da parte dell'estrema destra che si era mobilitata in massa per sostenere Michele Emiliano. Ne parlò l'Italia intera come si può vedere da una delle centinaia di testate che riportarono la notizia: https://www.arezzoweb.it/2017/pd-mozione-orlando-a-nardo-voto-sospeso-per-vicende-estranee-a-primarie-386520.html?ef26d5&.
Del resto, poco dopo, Risi preferì cambiare aria.
Ora, impoverito da figure di peso e rilievo, il Pd locale stava tentando di ricostruire sulle macerie presentando due mozioni che si sono dato aperta e leale battaglia: per Bonaccini e per la Schlein. Ma una serie di ricorsi (si dice ispirati sempre da elementi forestieri che preferirebbero un ruolo da comparsa del Pd neritino) hanno rivelato quella che al momento appare come una frittata: irregolarità in sede di tesseramento, di voto e di consegna dei verbali.
Quindi Maurizio Leuzzi non sarà proclamato segretario e la sezione ancora una volta commissariata. La patata bollente va nelle mani del nuovo segretario provinciale Luciano Marrocco.
Poi si procederà a celebrare un nuovo congresso. Troveremo, a quel punto, lo stesso PD di ora o questa guerra tra bande lascerà morti e feriti sul campo di battaglia?
Oggi non lo possiamo sapere ma potrebbe verificarsi anche una diaspora, alla luce della piega che il partito sta prendendo a livello nazionale: anche a Nardò i centristi e democristiani potrebbero cambiare aria. Ma non è detto nemmeno che possa costituire una associazione e guardare altrove chi, in linea con la Schlein, si posiziona più a sinistra.
Certo è che un tempo, leggi il link sopra, il partito doveva difendersi dalle incursioni dell'estrema destra (sia pure molto amica del "nostro" presidente di Regione) e fare fronte comune. Ora la "guerra" pare esclusivamente interna. Civile, avrebbero detto quelli che sanno scrivere bene.